Lo scorso 21 luglio è ricorso l’anniversario della nascita di Robin Williams, amatissimo e indimenticaible attore che si tolse la vita nel 2014. Negli ultimi giorni il web è stato invaso da milioni di post in ricordo del grande attore. Tra questi, uno dei più toccanti, è stato quello che ha scritto su Instagram suo figlio Zak.
Papà , nel giorno del tuo 73° compleanno, ti ricordo per tutta la speranza e la gioia che hai portato al mondo – scrive Zak Williams. Non c’è settimana che passi senza che qualcuno condivida con me come tu li abbia aiutati in un periodo buio o in un momento difficile. Sono davvero grato e orgoglioso di essere tuo figlio. Ti amerò per sempre.
Lo stesso Zak, fondatore di un’organizzazione per la lotta alle malattie mentali, la PYM, attraverso un’intervista su People di qualche anno, aveva raccontato di come gran parte della frustrazione che portò Robin Williams al suicidio provenne da una diagnosi errata. L’attore infatti soffriva di demenza da corpi di Lewy, scambiato purtroppo per morbo di Parkinson.
Quello che ho visto è stata frustrazione – aveva spiegato Zachary Williams. Quello che stava attraversando non corrispondeva a quello che sperimentano molti malati di Parkinson. Quindi, penso che sia stato difficile per lui. C’era un problema di concentrazione che lo frustrava, c’erano problemi associati a come si sentiva e anche da una prospettiva neurologica non si sentiva bene. Era molto a disagio.
Questi farmaci non sono uno scherzo. Sono anche molto duri per la mente e il corpo. La malattia gli ha creato enormi problemi nel suo mestiere, ovviamente. Non potevo fare a meno di provare empatia. Non potevo fare a meno di sentirmi frustrato per lui. Può essere davvero isolante anche quando sei con la famiglia e i tuoi cari.
Una cosa è certa. L’eredità di Robin Williams vivrà per sempre in tutti coloro ai quali ha strappato almeno una risata. Riposa in pace.