Italian Brainrot: cos’è il nuovo trend social del 2025

Italian Brainrot: il surreale fenomeno virale nato su TikTok che trasforma animali grotteschi e filastrocche volgari in un nuovo linguaggio pop

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Italian Brainrot è un fenomeno social con pochi pari nel 2025

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Nel caotico panorama digitale del 2024, una nuova ondata di contenuti surreali e ipnotici ha preso piede, conquistando l’attenzione – e talvolta l’inquietudine – di esperti, aziende e genitori. Questo fenomeno, noto come Italian Brainrot, è figlio dell’evoluzione (o involuzione) culturale di un termine che ha segnato l’anno: “brain rot”, letteralmente “marciume cerebrale”. Da semplice descrizione ironica di video assurdi e privi di senso, è diventato un simbolo di una nuova forma di fruizione compulsiva, quasi tossica. Ed è solo l’inizio.


Il termine “brain rot” ha avuto una vera impennata d’uso nel corso del 2024, tanto da essere incoronato “parola dell’anno” dall’Oxford University Press. Nato per definire i contenuti digitali di scarsa qualità, si è progressivamente caricato di significati più profondi, fino a includere gli effetti negativi – soprattutto psicologici – causati da un’esposizione continuativa e passiva a questi contenuti.

Sulla scia di questa tendenza globale, in Italia è emersa una variante tutta sua, una sorta di “corrente artistica post-demenziale”: Italian Brainrot. Un universo strampalato abitato da creature assurde, generate con l’intelligenza artificiale, che combinano in modo disturbante elementi di animali, oggetti di uso quotidiano e dettagli caricaturali.

L’aspetto visivo è solo metà dell’esperienza: questi video, della durata di pochi secondi, sono accompagnati da voci sintetiche che recitano frasi volgari e nonsense in forma di filastrocca. Il risultato? Una valanga di stimoli che, pur senza alcun senso narrativo, riescono a catturare e trattenere l’attenzione, soprattutto dei più piccoli.

Esempi? C’è Trallalero Trallalà, uno squalo con tre enormi scarpe Nike ai piedi; oppure Bombardiro Crocodilo, un coccodrillo il cui corpo è un incrocio tra un rettile e un aereo militare. E ancora Tung Tung Sahur, una sorta di bastone dotato di arti umani e faccia umana. Le creazioni spaziano tra il grottesco e l’inquietante, senza alcuna pretesa di coerenza.


Il tutto è esploso a partire da metà gennaio, soprattutto su TikTok, dove i primi video sono comparsi senza una chiara origine. L’anonimato del creatore iniziale non ha impedito al trend di propagarsi a macchia d’olio. In poco tempo, questi contenuti sono diventati parte integrante dell’immaginario digitale italiano, tanto da conquistarsi una sorta di “mitologia da scrollat

E, in modo forse inaspettato, sono proprio gli esperti di comunicazione digitale a riconoscere una coerenza e un’identità nell’universo brainrot.

Pur nella sua pochezza le creature dell’Italian brain rot hanno creato un universo riconoscibile di personaggi, né più né meno di un Harry Potter o Star Trek. Certo, Bombombini Gusini e Brr Brr Patapim non sono Dobby o Spock

Il salto di qualità – o di genere – è arrivato quando grandi brand internazionali hanno deciso di sfruttare questa corrente creativa nelle loro campagne pubblicitarie. Ryanair, nota per la sua comunicazione irriverente, ha abbracciato il tono surreale del brainrot; Loewe, celebre marchio di lusso, ha invece inserito elementi visivi bizzarri nelle proprie collezioni.

Questo passaggio dal meme alla pubblicità di massa non è casuale. È un segnale preciso di come ciò che inizia come nonsense online possa trasformarsi, in breve tempo, in linguaggio estetico riconoscibile e utilizzabile da chi fa marketing. E chissà cosa ci riserva il futuro.

Italian Brainrot potrebbe sembrare solo una moda passeggera, l’ennesima eccentricità partorita da un algoritmo impazzito. Ma il suo successo dimostra quanto l’assurdo, il grottesco e l’irriverente siano ormai parte integrante del nostro modo di comunicare. E mentre ci si interroga su cosa significhi davvero “contenuto di qualità”, queste creature deformi e digitali continuano a invadere le timeline, trasformando lo scroll compulsivo in un viaggio nell’inconscio collettivo. Prossima tappa? Forse una sfilata con Trallalero Trallalà in prima fila.

Che ne pensate del trende dell’Italian Brainrot?