Bill Burr la tocca piano
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Bill Burr è noto per il suo stile diretto e senza filtri, e non ha mai avuto timore di esprimere la propria opinione, anche quando questo lo ha portato al centro di accese polemiche. La sua schiettezza, che caratterizza gran parte della sua comicità, lo ha spesso messo in contrasto con l’opinione pubblica, i media e i poteri forti. Dalle critiche sociali ai commenti pungenti su figure pubbliche, Burr continua a far discutere.
Uno degli episodi più emblematici del suo approccio è stato il discusso monologo al Saturday Night Live del 2020, che ha diviso l’audience americana. A ciò si aggiunge la sua difesa dell’attrice Gina Carano, co-protagonista in The Mandalorian, che era stata licenziata a seguito di alcune dichiarazioni controverse. Bill Burr non ha esitato a manifestare il proprio disappunto per il modo in cui è stata trattata.
Il comico è tornato sotto i riflettori anche per alcune dichiarazioni riguardanti Elon Musk. Interpellato in merito al ruolo sempre più centrale dell’imprenditore nella politica e nell’economia americana, Burr ha risposto senza giri di parole. Mentre DOGE, la criptovaluta associata a Musk, continua a guadagnare terreno, alcune voci sostengono che il CEO di Tesla stia pianificando un passo indietro per concentrarsi nuovamente sulle sue attività imprenditoriali.
Tale possibilità è vista da alcuni esponenti governativi come una svolta positiva, ma non si può ignorare l’impatto che Musk ha già avuto: ha scosso la burocrazia, chiuso dipartimenti e licenziato numerosi dipendenti pubblici. Il fenomeno DOGE ha diviso l’opinione pubblica americana: da un lato chi condanna l’ingerenza di un uomo d’affari nella sfera politica, dall’altro chi celebra le sue azioni eccentriche e rivoluzionarie.
Bill Burr, pur non prendendo una posizione netta, sembra inclinare verso quest’ultima visione. È stato più volte avvistato a difendere, seppur indirettamente, Musk — come nel caso della sua posizione su Luigi Mangione, l’uomo accusato dell’omicidio di Brian Thompson, CEO di UnitedHealthcare.
La denuncia di Burr nei confronti del sistema assicurativo statunitense è stata percepita da molti come allineata alle posizioni critiche di Musk sul sistema burocratico americano. Alcuni sostenitori dell’imprenditore hanno persino etichettato il comico come un “alleato”.
Durante un’apparizione pubblica in occasione della cerimonia in onore di Conan O’Brien, Bill Burr è stato incalzato da giornalisti curiosi riguardo la sua posizione sul movimento “Free Luigi”. La sua reazione è stata immediata.
Non credo che tu abbia letto bene perché ho detto quello che pensavo e quello che hanno detto molte persone – ha detto
La pressione dei giornalisti è aumentata quando gli è stato chiesto un commento sul coinvolgimento di Elon Musk nella politica. Con tono pragmatico, Bull Burr ha replicato:
Non guardo il telegiornale! Non ho idea di cosa stia succedendo. Non credo che dovresti chiedere a un comico. Sei un giornalista.
La situazione è degenerata quando gli è stato fatto notare che i comici solitamente sono in sintonia con l’attualità. A quel punto Bill Burr ha perso la pazienza:
Questo è scaricare la responsabilità. Dovete tirare fuorio le palle, ma non le avete. Dite sempre: “Dovremmo pensare a questo?”. Una volta avevate le palle. Dovete tirarle fuori di nuovo. E non è il mio lavoro. Sono un clown ballerino.
Una risposta, questa, che riflette il suo modo inconfondibile di stare sotto i riflettori: tagliente, sincero e insofferente all’ipocrisia.