Natalie Portman: “Da bambina mi hanno ses*ualizzata”

Durante un'intervista per la rivista Interview, Natalie Portman ha parlato dei suoi primi difficili anni ad Hollywood

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Parla Natalie Portman

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Durante un’intervista per la rivista Interview, l’attrice premio Oscar Natalie Portman ha parlato apertamente del suo vissuto nell’industria cinematografica, soffermandosi in particolare sulla sessualizzazione subita fin da quando era una bambina. A dialogare con lei, la giovane attrice Jenna Ortega, con cui la Portman reciterà nel film The Gallerist. La star di Léon ha riflettuto su come la sua immagine pubblica sia stata costruita nel tempo, spesso a discapito della sua identità autentica.

C’è un’immagine pubblica di me che è diversa da quella che sono – ha detto Natalie Portman alla Ortega. Ne ho già parlato un po’ prima, di come, da bambina, fossi profondamente sessualizzata, cosa che credo accada a molte ragazze sullo schermo. Mi ha spaventata molto. Ovviamente la sessualità è una parte fondamentale dell’essere una bambina, ma volevo che fosse dentro di me, non rivolta verso di me.

Natalie Portman, che aveva solo 12 anni quando interpretò il ruolo di Mathilda in Léon, ha raccontato come quell’esperienza abbia segnato l’inizio di una lunga fase di stereotipi imposti dall’industria.

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In ogni fase della mia carriera, ce n’era una diversa in cui pensavo, ‘Oh, devo evitarlo’. Ovviamente c’è stata una lunga fase da Lolita. Poi c’è stata la lunga fase da ‘ragazza che aiuta il ragazzo a realizzare le sue emozioni’, durata circa un decennio.

L’attrice ha anche ricordato un episodio significativo condiviso nel 2023 durante una puntata del podcast Smartless, in cui ha spiegato come da giovane avesse adottato un atteggiamento da “dura” per proteggersi da attenzioni indesiderate sul set.

Quel tipo di proiezione di serietà mi proteggeva in un certo senso. Era quasi un segnale d’allarme, tipo: ‘Oh, non farle un cazzo’. Non che qualcuno, sai, se lo meriti o se lo stia cercando. Ma sentivo che quello era il mio modo inconscio di farlo.

A proteggerla nei primi anni fu anche la madre, sempre presente durante le riprese.

Mia madre era sempre con me e si assicurava che nessuno si avvicinasse a me – ha spiegato Natalie Portman. Quando sono andata al college, mio padre mi ha detto: ‘Ok, che carino. È ora di andare avanti. Trovati un altro lavoro, un lavoro vero’

Nonostante abbia studiato psicologia ad Harvard, Natalie Portman non ha mai abbandonato la recitazione.

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Il prossimo progetto la vede protagonista accanto a John Krasinski nel nuovo film d’avventura diretto da Guy Ritchie, Fountain of Youth, in uscita il 23 maggio su Apple TV+.

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