Negli ultimi giorni Angelo Duro, comico noto per il suo stile caustico e diretto, ha scatenato un acceso dibattito sui social con due post consecutivi che, come spesso accade nel suo caso, non sono passati inosservati. Il primo è una sorta di presentazione provocatoria del suo tour, mentre il secondo è una risposta diretta alle reazioni indignate scaturite dal precedente. Nel primo post, pubblicato sui suoi canali social, Angelo Duro scrive:
Sono astemio da sempre, non ho mai bevuto caffè e fumato in vita mia, non mangio carne da dieci anni ma alla figa non rinuncio. E nei miei tour se ne incontra tanta. Stasera tocca alla figa di Bolzano. A seguire vi metto il calendario di tutte le città dove proverò le fighe. Botteghini aperti su ticketone.it Vi saluto.
Un messaggio dal tono volutamente crudo e provocatorio, che ricalca lo stile dissacrante e irriverente del comico siciliano. Tra chi ha accolto il post con una risata e chi invece l’ha considerato offensivo o sessista, non sono mancate le polemiche. Di fronte alle reazioni indignate, Angelo Duro ha deciso di rispondere con un secondo post, questa volta con un tono tra l’amaro e l’ironico:
Sono triste, abbattuto, confuso, scoraggiato. Ieri ho fatto un post dove ho confessato a quante cose ho rinunciato nella vita, per tutelare la mia salute, e che invece alla figa non ho mai rinunciato, e mai rinuncerò, e qualche eterofobico si è indignato. In questa epoca quando uno dice di essere gay, e che gli piace il cazzo, sono tutti lì a mostrare solidarietà. Gli fanno gli applausi.
Per il coraggio di averlo detto. “Sì, bravo, liberati, vivi la tua vita, mostra la tua vera natura, la tua sessualità”. Se uno dice che gli piace troppo la figa invece niente. Gli dicono che è un porco. Un maniaco sessuale. Un poco di buono. Assurdo. Si sono accettati i gay perché volevano fare sesso con gente del loro sesso, e ancora non si accetta me, che voglio scopare con tutte quelle di sesso opposto al mio. Loro che si scopano un uomo ora è normale, io che mi voglio scopare le donne ancora non è accettato.
Che schifo. Ma io me ne fotto. Io lo dico. A me piace un sacco la figa. E pure io voglio ricevere l’applauso. E gli abbracci. Solo delle fighe, ovviamente. Ora mi sento più libero.
Angelo Duro non è nuovo a questo tipo di controversie. Il suo stile volutamente scorretto e sopra le righe è parte integrante del suo personaggio. Tuttavia, anche le provocazioni – soprattutto quando toccano temi sensibili – finiscono per riflettere lo stato della sensibilità culturale contemporanea, divisa tra chi vuole ridere di tutto e chi invece chiede maggiore responsabilità anche a chi fa satira. Nel mezzo, come sempre, resta la libertà di espressione. Ma anche la libertà di critica.