Il celebre autore di Game of Thrones, George R.R. Martin, ha annunciato con entusiasmo il ritorno dei metalupi– animali leggendari estinti da oltre 10.000 anni – grazie a un ambizioso progetto di de-estinzione scientifica. Il suo coinvolgimento non è solo simbolico: ha sostenuto attivamente l’iniziativa, contribuendo come consulente culturale e investitore, e condividendo la sua esperienza in un emozionante post pubblicato sul suo blog.
Il “Direwolf Day”, come lo ha ribattezzato Martin, è arrivato in anticipo il 7 aprile.
Sono mesi che tengo la bocca chiusa, ho giurato il silenzio ma muoio dalla voglia di dirlo al mondo. Scusate se grido, ma… IL METALUPO È TORNATO! – ha scritto in una lunga nota pubblicata su Facebook, accompagnata da un link al suo blog ufficiale.
L’annuncio arriva dopo un contatto inaspettato con il regista Peter Jackson, che ha suggerito a Martin di contattare Ben Lamm, imprenditore e co-fondatore della società biotech Colossal Biosciences, leader nel campo della “de-extinction”, ovvero il processo di riportare in vita specie estinte.
Peter aveva fatto giuramento di silenzio, quindi non poteva condividere il segreto con me, ma potevo sentire l’eccitazione nella sua voce, quindi ho fatto la chiamata. E accidenti, sono davvero contento di averlo fatto
Estinti da oltre diecimila anni, i metalupi (in inglese direwolves) sono stati ricreati grazie agli sforzi di un team di genetisti guidati da Ben Lamm, George Church, Beth Shapiro e altri scienziati di Colossal. Il progetto ha previsto l’estrazione di materiale genetico da due fossili di lupo nero – un dente risalente a 13.000 anni fa e un cranio di 72.000 anni – e la modifica genetica di un lupo grigio, parente più prossimo della specie estinta, attraverso tecniche avanzate come CRISPR.
Il risultato? Tre cuccioli di lupo con tratti simili a quelli dei lupi terribili originali: pelliccia folta, corporatura robusta e un inaspettato manto bianco, selezionato sulla base di recenti studi che ipotizzano una colorazione chiara della specie.
Martin ha raccontato di aver incontrato personalmente i cuccioli – due maschi chiamati Romolo e Remo, e una femmina di nome Khaleesi – in una riserva privata.
Eccomi con Romolo. (O forse Remo. Sono gemelli, e difficili da distinguere) – ha scritto in un post, pubblicando anche una foto che lo ritrae accanto a uno dei piccoli.
La sua esperienza è stata profondamente toccante:
Ho portato George in aereo per incontrare i lupi, e lui ha pianto! Ha pianto a dirotto. Ha detto che era una delle cose più belle che avesse mai visto – ha raccontato Ben Lamm in un’intervista a CBR.
Martin, che ha reso i lupi terribili un’icona della saga Game of Thrones come emblema della Casa Stark, ha spiegato il significato più profondo del progetto:
Molte persone considerano i lupi creature mitiche che esistono solo in un mondo fantastico. Ma in realtà, hanno una lunga storia di contributo all’ecosistema americano
I cuccioli, attualmente sei mesi di età, pesano già circa 36 kg e potrebbero raggiungere i 68 kg da adulti. La riserva che li ospita si estende su 800 ettari in una località segreta. Il team scientifico sta monitorando da vicino la loro crescita e comportamento:
Direi che inizialmente erano più giocosi e simili a cuccioli, fino a poco tempo fa. Ora si comportano più come lupi – ha spiegato Lamm. Stanno arrivando al punto che non proverei più ad accarezzarli o fare altro.
Il progetto di Colossal punta non solo a riscrivere la storia naturale, ma anche a reintegrare la specie negli ecosistemi del Nord America, in particolare in aree gestite da comunità indigene. Sebbene alcuni esperti si chiedano se questi animali possano essere definiti “veri” lupi terribili, una cosa è certa: i loro ululati, rimasti in silenzio per millenni, stanno di nuovo riecheggiando grazie a una straordinaria collaborazione tra scienza e narrativa.