Chi è Laura Loomer, l’influencer cospirazionista di estrema destra accolta da Trump nello studio ovale

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Loomer ha “consigliato” a Trump di licenziare alcuni responsabili della sicurezza nazionale perché “poco leali”, cosa che poi lui ha fatto: questo l’ascendente dell’influencer sul POTUS

Laura Loomer sembra destinata a prendere il posto di Elon Musk come braccio destro e numero 2 di Donald Trump. O, in ogni caso, a entrare a far parte della corte interna di personaggi fidati che attorniano il presidente. Come Dan Bongino, non è tanto una esperta di politica quanto di social media e presenza mediatica.

Nata nel 1993 in Arizona, la Loomer s’è fatta presto notare per il suo sostegno a teorie cospirazioniste sull’9/11 e per il suo attivismo come nazionalista bianca e “orgogliosa islamofobica”, descrizione adottata da lei stessa. Le sue posizioni controverse e i suoi “hate speeches” l’hanno fatta bannare praticamente da ogni social, compresi Facebook, Instagram e Twitter.

In passato ha anche attaccato Kamala Harris con commenti sessisti, si è ammanettata in un ufficio di Twitter per protestare contro un ban subito, ha scavalcato la recinzione di una casa di proprietà di Nancy Pelosi, si è scontrata con Elon Musk sui visti per l’immigrazione sostenendo una politica “America First”, e continua a sostenere che l’9/11 è stato un “inside job”.

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Negli anni ’20 si è molto avvicinata a Donald Trump, tanto da essere stata sul punto di vedersi affidata la campagna per la sua ri-elezione nel 2024. Ma a quanto pare molte altre figure vicino al POTUS la vedono negativamente e avrebbero fatto pressioni per limitare la sua influenza su di lui.

Ciò nonostante, lo stesso Trump ha detto di ascoltare le sue “raccomandazioni”, come fa “con tutti”. Questo è quello che sembra essere successo mercoledì scorso, quando la Loomer è stata accolta nell’ufficio ovale e ha consigliato al presidente di licenziare alcuni responsabili della sicurezza nazionale in seguito a quanto avvenuto nel piccolo “Yemen-gate“.

Risultato: Trump ha licenziato il direttore della National Security Agency e il suo vice per non essere stati abbastanza “leali”, secondo quanto suggerito dalla influencer. E potrebbe essere solo l’inizio perché la ragazza pare una forza inarrestabile: ha un suo podcast su Rumble, Loomer Unleashed, e seguita ancora oggi a postare contenuti anti-immigranti e razzisti.

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Fonte: The Guardian

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