I Cesaroni, i residenti della Garbatella in rivolta

I cittadini della Garbatella hanno mostrato tutto il malcontento casuato dalle riprese de I Cesaroni

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Le riprese de I Cesaroni hanno creato non poco malcontento

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Dopo oltre un decennio di assenza dal piccolo schermo, la celebre serie I Cesaroni sta per tornare con una nuova stagione, diretta per la prima volta da Claudio Amendola. Tuttavia, mentre i fan accolgono con entusiasmo la notizia, nel cuore della Garbatella si solleva un’ondata di malcontento. Le riprese, che si svolgeranno fino all’8 aprile, hanno portato a restrizioni pesanti sulla sosta delle auto, scatenando la rabbia dei residenti del quartiere romano.

Per permettere l’allestimento del set e il posizionamento dei mezzi tecnici della casa di produzione Publispei srl, il Corpo di Polizia Locale del gruppo Tintoretto ha emesso un’ordinanza che impone il divieto di sosta 24 ore su 24 in piazza Damiano Sauli e in nove vie limitrofe. Le strade interessate comprendono via Rho, via Comboni, via Montuori, via Magnaghi, via Passino, via Macigni Strozzi, via delle Sette Chiese, via Tolli e via Drago Mazzini. La misura, ritenuta necessaria per garantire il corretto svolgimento delle riprese, ha tuttavia generato forti disagi tra gli abitanti.

La decisione di imporre queste restrizioni ha suscitato una reazione immediata da parte della comunità locale, che si è sentita penalizzata da un provvedimento così esteso e duraturo. La mancanza di parcheggi ha spinto molti cittadini a cercare soluzioni alternative, come garage a pagamento, mentre altri hanno deciso di passare all’azione con una petizione online rivolta alla produzione e alle autorità. Il malcontento è stato anche espresso attraverso scritte di protesta, una delle quali – “Garbatella odia i Cesaroni” – è apparsa e poi rimossa in piazza Damiano Sauli.

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Nel testo della petizione si sottolinea come la vita quotidiana del quartiere sia stata stravolta:

La nostra tranquilla vita quotidiana viene interrotta e i nostri diritti di cittadini sono calpestati. È nostro diritto godere liberamente delle nostre strade e parcheggiare le nostre auto senza impedimenti. Il nostro quartiere è luogo di riprese per la serie televisiva ‘I Cesaroni’, che pur essendo un motivo di orgoglio per la nostra comunità, ha creato non poche difficoltà nella routine quotidiana di noi residenti. Gli spazi di parcheggio diventano rari e le nostre strade sono spesso bloccate

L’appello lanciato dai cittadini è chiaro: si chiede un compromesso che possa conciliare le esigenze della produzione con quelle dei residenti.

Chiediamo quindi alle autorità competenti e alla produzione della serie di trovare una soluzione che salvaguardi i diritti dei residenti e, allo stesso tempo, rispetti le necessità delle riprese. È importante trovare un equilibrio, per garantire la convivenza pacifica tra i richiami del cinema e le esigenze dei cittadini

Oltre ai disagi immediati, la comunità teme che, alla scadenza dell’8 aprile, possano essere imposte nuove restrizioni per consentire il proseguimento delle riprese de I Cesaroni. Un’eventualità che aumenterebbe ulteriormente la frustrazione dei residenti, già provati dall’attuale situazione.

Sulla questione è intervenuta anche Simonetta Novi, consigliera del Municipio VIII, che ha sottolineato:

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I disagi dei residenti, dei commercianti e dei cittadini saranno enormi. Ci si chiede come mai non si sia fatto in modo di far cadere questo disagio tra il 17 aprile ed il 4 maggio quando, tra vacanze pasquali, ed i ponti del 25 aprile e del 1 maggio, le scuole saranno chiuse e molte famiglie approfitteranno per passare qualche giorno fuori Roma

La consigliera ha inoltre annunciato un’azione concreta per fare luce sulla questione:

Presenterò un accesso agli atti per conoscere il numero di parcheggi perduti ed il ritorno economico di questa operazione. Garbatella ha senz’altro beneficiato in passato della pubblicità derivata dalla serie televisiva ed i residenti sono anche incuriositi dalle tante riprese che vengono periodicamente effettuate da tante produzioni cinematografiche. Ma una occupazione così protratta nel tempo andava forse gestita meglio. Unica nota positiva: una volta sistemate altrove le auto di famiglia, e se i furgoni delle troupe non saranno troppo invasivi, sarà occasione per scoprire una città senza auto

Il caso delle riprese de I Cesaroni alla Garbatella mette in evidenza una questione più ampia: come bilanciare le esigenze dell’industria cinematografica con i diritti dei cittadini? Se da un lato la serie ha contribuito nel tempo a valorizzare l’identità del quartiere, dall’altro i disagi legati alla logistica delle riprese stanno creando tensioni evidenti. Il futuro dirà se sarà possibile trovare un compromesso che accontenti sia la produzione che i residenti, evitando che l’entusiasmo per il ritorno della serie si trasformi in un motivo di divisione nella comunità.

Che ne pensate? Vedrete I Cesaroni 7?