Dopo l’attentato a Trump, Putin andò a pregare

Steve Witkoff, capo negoziatore di Trump, ha parlato del gesto fatto da Putin dopo l'attentato al Presidente

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Credits: Credits: Getty Images/Anna Moneymaker/Getty Images/GAVRIIL GRIGOROV
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Il gesto di Putin per Trump

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Il 2024 è stato un anno particolarmente turbolento per Donald Trump, culminato con il suo ritorno alla Casa Bianca come 47° presidente degli Stati Uniti. Prima della sua elezione, però, l’ex presidente è stato protagonista di due gravi tentati omicidi che hanno scosso l’opinione pubblica internazionale. Gli eventi, uniti alla narrazione che ne è seguita, hanno assunto una forte valenza simbolica e spirituale, influenzando anche le dinamiche diplomatiche globali.

Nel luglio 2024, durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, Trump fu colpito da un colpo d’arma da fuoco mentre stava parlando sul palco. Fortunatamente, grazie a un lieve movimento della testa, il proiettile lo sfiorò appena, ferendogli superficialmente l’orecchio. Il ventenne autore del gesto fu immediatamente fermato e portato via dai servizi segreti.

Dopo l’incidente, Trump parlò pubblicamente dell’accaduto, definendolo un segno divino:

È stato Dio a impedire che accadesse l’impensabile. Non avremo paura, ma resteremo forti nella nostra fede e ribelli di fronte alla malvagità

L’episodio suscitò reazioni anche a livello internazionale. Secondo quanto riportato da Steve Witkoff, capo negoziatore di Trump, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe espresso la sua vicinanza non solo spiritualmente, ma anche simbolicamente. In un’intervista rilasciata il 21 marzo all’ex conduttore di Fox News, Tucker Carlson, Witkoff ha raccontato che Putin commissionò un ritratto di Trump a uno dei principali artisti russi, per poi affidarlo personalmente a lui con l’intento di consegnarlo al leader americano.

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È stato un gesto molto toccante – ha dichiarato Witkoff. Putin mi ha raccontato che, appena saputo dell’attentato, si è recato nella sua chiesa locale e ha pregato per il presidente. Non solo perché era il leader degli Stati Uniti, ma perché lo considerava un amico.

Purtroppo, quello in Pennsylvania non fu l’unico attentato ai danni di Trump. Il 15 settembre 2024, mentre si trovava nel suo resort di golf a West Palm Beach, in Florida, furono esplosi altri colpi d’arma da fuoco nelle sue vicinanze. Anche in questo caso l’ex presidente uscì illeso. L’attentatore, identificato come Ryan Routh, fu successivamente arrestato e accusato di tentato omicidio.

Che ne pensate?