Jack Thorne, co-autore di Adolescence, sostiene che questa sarebbe la soluzione al problema della mascolinità tossica online
In Adolescence si racconta senza filtri la deriva di un giovane ragazzo plagiato da ciò che legge e gli arriva online, al punto da portarlo fino all’uccisione efferata di una compagna di classe. La serie scoperchia la desolante realtà della cultura mascolina tossica online, che preme su misoginia e intolleranza.
Secondo il co-autore dello show, Jack Thorne, il problema principale sta proprio nell’avere accesso ad informazioni ed argomentazioni di questo tipo e specialmente in un momento dello sviluppo, quello adolescenziale appunto, nel quale la mente dei giovani è particolarmente propensa ad essere influenzata da idee “accattivanti” e da soluzioni apparentemente semplici ai loro problemi.
Nel ricercare online argomentazioni legate a queste ideologie, infatti, Throrne ha riscontrato che: “Erano incredibilmente preoccupanti per me perché è una logica verso la quale so che molta gente sarebbe stata incredibilmente attratta, incluso me quando ero un ragazzo. Se ho 13 anni e mi sento solo e isolato e non attraente… queste cose potrebbero suonare come la risposta al mio dolore”.
Thorne crede quindi che: “La reazione a questo sta forse nel parlamento e nella legislazione – e nel portare i bambini lontano dai loro telefoni a scuola e del tutto lontano dai social media“. Non è l’unico a pensarla così: in Australia, per esempio, si sta lavorando ad un ban sui social media per tutti i minori di 16 anni.
Che ne pensate, potrebbe essere davvero questa la soluzione al problema, o è più complesso di così?
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