A oltre 23 anni da quando David Lynch le offrì la grande occasione che segnò l’inizio della sua carriera internazionale, Naomi Watts era pronta a tornare a essere la musa ispiratrice del celebre regista.
Dopo la scomparsa della grande attrice, avvenuta lo scorso gennaio all’età di 78 anni, l’attrice – due volte candidata all’Oscar – ha condiviso un ricordo commovente dell’ultima volta in cui lo ha visto, durante un pranzo a fine novembre insieme a lui e a Laura Dern, storica collaboratrice del regista.
Abbiamo trascorso un pranzo meraviglioso a casa sua – ha raccontato Naomi Watts al Los Angeles Times. Sapevo che non stava bene, ma era di ottimo umore. Voleva tornare al lavoro. Laura e io gli dicevamo: “Puoi farcela! Potresti lavorare anche dalla roulotte”. Non aveva ancora finito, in nessun modo. Si percepiva in lui ancora uno spirito creativo molto vivo
Lynch è morto per arresto cardiaco, con una broncopneumopatia cronica ostruttiva indicata come causa sottostante. Watts ha definito la sua perdita «profondamente, profondamente sconvolgente».
Il ruolo che consacrò Naom Watts arrivò nel 2001 con Mulholland Drive, il capolavoro neo-noir diretto proprio da Lynch. Successivamente prese parte al suo cortometraggio Rabbits (2002), al film Inland Empire (2006) e, insieme a Laura Dern, al revival della serie cult Twin Peaks: The Return del 2017, che fu l’ultimo progetto diretto dal regista.
Pensavo che ci saremmo rivisti nel giro di un paio di settimane, visto che ero a Los Angeles – ha aggiunto Naomi Watts. Ci sarebbero molte cose che potrei raccontare, ma preferisco tenerle per me, nel rispetto della sua famiglia. È stato comunque un incontro potente, che mi ha riempita di amore e speranza
In precedenza, l’attrice aveva definito Lynch «un vero mentore e un amico», sottolineando quanto fosse stato determinante per la sua carriera:
È stato fondamentale anche solo per il mio arrivo in America. Non sarei rimasta se non avessi incontrato David Lynch