The Electric State: la spiegazione del finale del film Netflix sci-fi con Millie Bobby Brown e Chris Pratt

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“So che alcuni di voi sono spaventati da me, dai miei amici e da quello che abbiamo fatto. Il mondo è diverso ora, e volevo spiegarvi perché. Quello che la Sentre ha fatto non è stato un male solo per i robot, ma anche per tutti noi. So che c’è stata la guerra, le cose sono precipitate e la vita è diventata uno schifo. E probabilmente per un po’ i Neurocaster vi hanno aiutato a dimenticarlo“.

“Ci siamo così abituati che pensavamo che la vita reale fosse quella, ma non lo era. La vita reale è contatto, siamo io e voi. Siamo carne e ossa, sì, ma siamo anche elettricità. E quando ci abbracciamo, ridiamo, ci teniamo per mano e discutiamo, le mie particelle restano con voi e le vostre con me. E magari resteremo insieme per sempre, ma non può accadere se vi isolate”.

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“Accade solo stando fuori, nel mondo reale. Guardatevi intorno, c’è qualcuno vicino a voi, ora; è reale, ed è vivo, e ha bisogno di voi tanto quanto voi avete bisogno di lui. E se non ci fosse, quando non avete nessuno… venite a cercare noi. Perché stiamo ricominciando, stavolta faremo le cose per bene. Insieme”.

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Michelle enuncia il suo discorso commosso sulle note di una versione per piano di Wonderwall degli Oasis, guardando a un futuro diverso fatto di comprensione e connessioni, anche tra umani e macchine. Speranza confermata in una piccola, brevissima scena finale dove vediamo che Cosmo si muove ancora: segno che forse, in qualche modo dentro di lui, Chris potrebbe essere ancora vivo.

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