Biancaneve: Disney ridimensiona la premiere del film

Disney ha deciso di ridurre le attività da svolgere durante la premiere di Biancaneve a causa delle controversie su Rachel Zegler e Gal Gadot

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La Disney si prepara per l’arrivo al cinema di Biancaneve

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Il 21 marzo 2025 arriverà al cinema Biancaneve, nuovo live action Disney, remake dell’omonino film del 1937 che sarà diretto da Marc Webb (qui il trailer). A interpretarlo ci saranno Rachel Zegler nei panni della principessa protagonista e Gal Gadot in quelli della Strega Grimilde. Fin da quando è stato annunciato il progetto e il relativo casting, anni fa, il web si è scagliato contro questa opera. Tant’è vero che Disney sembra voler gestire con cautela la promozione del film, riducendo gli eventi pubblici per evitare reazioni negative.

La Casa di Topolino organizzerà la première hollywoodiana di Biancaneve il 15 marzo, ma lo studio non allestirà il tradizionale red carpet in grande stile come di consueto.

I festeggiamenti pomeridiani includeranno un pre-party e una proiezione all’El Capitan Theatre, a cui dovrebbero partecipare la protagonista Rachel Zegler e Gal Gadot. Tuttavia, il tappeto rosso non vedrà la presenza delle decine di media solitamente invitati dalla Disney per intervistare il cast e i membri della produzione.

La copertura sarà invece limitata a fotografi e alla troupe interna dello studio.

La Disney non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma i piani ridimensionati sembrano essere il risultato delle controversie che hanno circondato il film.

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Alcuni fan più critici hanno messo in discussione la scelta di Rachel Zegler, attrice latina, per il ruolo di Biancaneve fin dal momento dell’annuncio del casting. La star di “West Side Story” ha inoltre ricevuto critiche per aver definito il classico del 1937 “datato”, sostenendo che il principe “perseguita letteralmente Biancaneve”.

In un’intervista a Variety durante il D23 di due anni fa, Zegler ha dichiarato:

Non verrà salvata dal principe. Non sognerà il vero amore. Sognerà di diventare la leader che sa di poter essere

Anche Peter Dinklage ha sollevato preoccupazioni riguardo alla rappresentazione delle persone affette da nanismo, criticando il film per aver perpetuato stereotipi negativi.

Letteralmente senza offesa, ma sono rimasto un po’ sorpreso – ha detto nel podcast “WTF With Marc Maron” nel gennaio 2024. Erano molto orgogliosi di aver scelto un’attrice latina per il ruolo di Biancaneve, ma stanno comunque raccontando la storia di ‘Biancaneve e i sette nani’. Fai un passo indietro e guarda cosa stai facendo.

In seguito alle osservazioni di Dinklage, la Disney ha dichiarato a “Good Morning America”:

Per evitare di rafforzare gli stereotipi presenti nel film d’animazione originale, stiamo adottando un approccio diverso con questi sette personaggi e ci siamo consultati con membri della comunità affetta da nanismo

Anche la politica internazionale ha influenzato la promozione del film. Zegler ha espresso sostegno alla causa palestinese sui social media, mentre Gal Gadot, che è israeliana, si è fatta portavoce del sostegno a Israele attraverso i suoi canali e durante un accorato discorso tenuto il 4 marzo al summit annuale dell’Anti-Defamation League a New York City.

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Non avrei mai immaginato che, nelle strade degli Stati Uniti e in diverse città del mondo, avremmo visto persone non condannare Hamas, ma celebrare, giustificare e applaudire un massacro di ebrei – ha dichiarato.

In passato, Gadot si era tenuta lontana dalla politica, ma ha affermato di aver sentito il bisogno di intervenire dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre.

A febbraio, alcune decine di manifestanti pro-Palestina si sono radunati fuori dalla première hollywoodiana di “Captain America: Brave New World”, chiedendo il boicottaggio del film per la presenza del personaggio Sabra, supereroina israeliana interpretata da Shira Haas.

Anche Rachel Zegler è stata bersaglio di critiche da parte di sostenitori del movimento MAGA, per un post su Instagram dopo la rielezione di Donald Trump, in cui scriveva in parte:

Possano i sostenitori di Trump, gli elettori di Trump e Trump stesso non conoscere mai la pace.

L’attrice si è scusata due giorni dopo per quelle parole.

Che ne pensate?