Rose Villain: “Mi dicono che sono figa, ma sono brava”

In un'intervista a FqMagazine, Rose Villain si è raccontata parlando della percezione che gli altri hanno di lei

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Credits: Credits: Marcello Dino Junior
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Parla Rose Villain

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Dopo l’energia sprigionata sul palco del Festival di Sanremo 2025 con il brano Fuorilegge, Rose Villain torna a raccontarsi con profondità e trasparenza. In un’intervista a FqMagazine, la cantante milanese si apre al pubblico in occasione dell’uscita del suo nuovo progetto discografico, Radio Vega, un album che mescola atmosfere cosmiche e tematiche intime, tra riflessioni personali e critica sociale.

Parlando del significato dietro il titolo del disco, Rose Villain spiega:

La costellazione della Lira, illuminata dalla splendida stella Vega, non è solo un punto di riferimento nel cielo, ma è soprattutto simbolo dell’amore sofferto tra Euridice e Orfeo, che porterà quest’ultimo, dopo la morte dalla sua amata, a passare tutta la vita a suonare canzoni tristi

Con uno sguardo lucido sul mondo che la circonda, Rose Villain sottolinea quanto la musica possa essere uno strumento potente per affrontare temi spesso poco trattati, soprattutto dal punto di vista femminile:

Musicalmente, su certi argomenti non si parla mai abbastanza del ruolo delle donne, dei loro problemi. Credo sia un argomento delicato sicuramente ma penso anche che sia molto bello quando la musica parla anche a delle persone nello specifico. Non c’è una donna che conosco che abbia detto ‘amo molto mio corpo, sono felice così’. Quindi ho sentito molto questo argomento tanto che ne ho scritto di getto nelle mie canzoni e credo si sente anche un po’ della mia sincerità

L’artista riflette poi sull’influenza che i social network e l’immaginario pubblicitario hanno avuto nel modificare i parametri della bellezza, spesso irraggiungibili e distorti:

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Ormai si posta solo la foto dove si è venuti bene, si è più fighe. Chiaramente siamo persi, secondo me, in mezzo a questo calderone. C’è poco da fare se non parlarci tra di noi per mostrare, come faccio anche io, le nostre insicurezze fisiche e non. I sociali in questi hanno lati positivi e negativi.

È positivo per molti artisti che magari vivono un paesino, suonano e vengono notati dalle major grazie al social. Il rovescio della medaglia sono le modelle, come quelle che sono apparse sulle riviste per anni, proponendo un canone estetico di bellezza sempre al top. Per questo noi vogliamo essere più belle e possibili

Secondo Rose Villain, la strada verso l’accettazione di sé è lunga e complessa, e serve anche un cambio di prospettiva da parte degli uomini:

Per come siamo, ma è un processo molto lungo, molto difficile. Forse voi uomini dovreste aiutarci un pochino di più. Dovreste capire anche voi cosa è realistico e cosa meno. Cominciate a guardare le donne anche con quello che hanno dentro, per quello che hanno da dire, per quello che pensano piuttosto che mettere il lato estetico al primo posto, sempre e comunque.

Ogni volta che dico qualcosa scrivono: ‘Rose Villain è figa’. Ma io sono soprattutto una brava artista, poi certo c’è il lato estetico, ma è un plus. È il mio modo per dire che sono libera di mostrarmi sexy quando mi pare e mi piace, per favore cercate di esserlo tutti

Che ne pensate?

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