Parla Emma Watson
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Emma Watson è stata una fonte di ispirazione per un’intera generazione di giovani donne grazie alla sua interpretazione dell’intelligente e determinata Hermione Granger nella saga di Harry Potter.
Attrice, modella e attivista femminista, Emma Watson ha recitato in tutti e otto i film della celebre serie, concludendo il suo percorso nel 2011. Un’esperienza così intensa e totalizzante che avrebbe potuto dissuadere chiunque dal proseguire la carriera nella recitazione.
Tuttavia, Emma Watson ha continuato a lavorare nel cinema, partecipando a film come La bella e la bestia, Noi siamo infinito e, più recentemente, Piccole donne nel 2019, prima di prendersi una pausa per completare i suoi studi all’Università di Oxford.
L’attrice ha, in ogni caso, chiarito di voler mantenere una certa coerenza nei ruoli che interpreta, specie per quanto riguarda le scene di nudo o di droga. In un’intervista al The Times, ha affermato:
Non mi spoglierò né mi metterò a sniffare cocaina in un film solo per lasciarmi alle spalle Hermione. Non voglio fare qualcosa di scioccante perché sono così paranoica o insicura da non riuscire a interpretare un altro ruolo in modo convincente. Non voglio che la gente dimentichi Hermione. Ne sono davvero orgogliosa
Tuttavia, in un’altra intervista rilasciata a The Scotsman, ha ammesso che potrebbe prendere in considerazione scene di nudo se il ruolo lo richiedesse davvero:
Dico sempre, fin da quando avevo 16 anni, che se si tratta di un personaggio interessante e importante per lo sviluppo della storia, allora lo farei. Perché sono un’attrice, e questo fa parte del mestiere
Emma Watson ha anche parlato apertamente delle insicurezze legate alle sue capacità attoriali, una difficoltà condivisa da molti attori che iniziano da bambini e diventano famosi per un unico ruolo. In un’intervista del 2012 con Jonathan Ross, ha confessato:
Non sapevo se credevo ancora in me stessa come attrice, al di fuori del ruolo di Hermione, che sapevo di poter interpretare bene dopo tanti anni. Non sapevo se avessi altri personaggi dentro di me. Ho avuto qualche dubbio. Penso di aver interpretato una sola persona, che per molti versi era simile a me, e l’ho fatto per dieci anni. Mi sentivo così a mio agio in quel ruolo che l’idea di uscirne e interpretare qualcun altro era davvero spaventosa
Che ne pensate?