Credits: John Thomson, 1873 via Wikimedia Commons; Public Domain
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Cangue era una terribile forma di tortu*a e supplizio praticata in Cina fino alla fine dell’800: ecco in cosa consisteva
Cangue, chiamata in Cina jia o tchia, era una forma terribile di supplizio applicata ai condannati per umiliarli e farli soffrire in pubblico in maniera atroce. Come? Chiudendo una tavola di legno attorno al collo del malcapitato, che se la doveva quindi portare in giro con tutto il peso, che andava di solito tra i 9 e il 15 chili.
Il buco nella tavola era grande abbastanza perché il condannato potesse mangiare e deglutire ma non per sfilarci la testa, e anzi spesso, a seconda della gravità del crimine commesso, si faceva in modo che non potesse raggiungere la bocca con le mani e dovesse quindi non solo implorare i passanti per avere del cibo ma anche farsi imboccare.
Credits: General Photographic Agency/Getty Images
Simile alla gogna medievale europea, infatti, questa tortura era studiata specialmente per umiliare davanti a tutti la persona punita, e nel corso dei secoli ne sono sorte parecchie varianti. La più crudele era quella che prevedeva che la cangue venisse posta come coperchio di una gabbia di legno, nella quale la vittima doveva stare in piedi tutto il tempo con solo la testa che spuntava fuori.
Non è tutto: la gabbia era spesso alta abbastanza da impedire al prigioniero di toccare terra con i piedi; gli venivano poste quindi sotto i piedi delle rocce o altre basi di legno più piccole che venivano tuttavia man mano tolte una alla volta, fino a lasciargli il vuoto. In questo modo, alla fine, il poveretto non poteva far altro che soffocare similmente a quel che avviene con l’impiccagione.
Universal History Archive/Universal Images Group via Getty Images
Fino a quando si è praticata questa tortura della cangue in Cina? La foto che vedete in copertina è del 1873, mentre la prima con la gabbia è stata fatta risalire su Reddit agli anni ’30 del ‘900 ma alcuni utenti hanno obiettato che questa tortura era più tipica della Dinastia Qing, che ha regnato fino al 1912, e facendo quindi risalire la foto al 1899 o a un periodo compreso tra fine ‘800 e inizio ‘900.
Dello stesso periodo abbiamo testimonianze di pene terribili e simili applicate nella vicina Mongolia, e del resto è niente se si pensa a torture medievali finite in disuso come quella con i ratti o la “culla di Giuda“; questo senza nemmeno tornare indietro all’antichità fino al famigerato Toro di Falaride, riutilizzato anche da John Kramer. La storia dell’umanità è piena di crudeltà senza fine.