Scienziato di Harvard parla dell’esistenza di Dio

Il dottor Willie Soon, astrofisico e ingegnere aerospaziale, ha spiegato perchè, secondo lui, Dio esiste

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Dio esiste veramente? Ecco cosa dice la scienza

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Il dibattito sull’esistenza di Dio accompagna l’umanità da secoli e ha coinvolto numerosi pensatori, filosofi e scienziati. Se da un lato personalità come Stephen Hawking hanno espresso una visione scettica riguardo alla religione, altri studiosi hanno invece cercato di dimostrare l’esistenza di un’intelligenza superiore attraverso la scienza. Tra questi, il dottor Willie Soon, astrofisico e ingegnere aerospaziale che ha lavorato per diversi anni presso l’Harvard & Smithsonian Center for Astrophysics, ha recentemente presentato le sue “prove” dell’esistenza di Dio, basandosi sulla matematica e sulle leggi dell’universo.

Durante un’intervista con Tucker Carlson, il dottor Soon ha illustrato il cosiddetto “argomento della messa a punto fine“, secondo cui le condizioni dell’universo e le leggi fisiche sono talmente precise da costituire una base perfetta per l’esistenza della vita. Questa teoria suggerisce che l’universo non sia frutto del caso, ma di un disegno intenzionale.

A supporto della sua tesi, Soon ha fatto riferimento a una formula elaborata dal celebre matematico Paul Dirac, noto anche come il “padre dell’antimateria”. Dirac, nel 1963, scrisse che “una delle caratteristiche fondamentali della natura è che le leggi fisiche fondamentali sono descritte in termini di una teoria matematica di grande bellezza e potenza, che necessita di un livello di matematica piuttosto avanzato per essere compresa”. Egli si chiedeva per quale motivo la natura fosse costruita in questo modo e concludeva che la nostra conoscenza attuale suggerisce che dobbiamo semplicemente accettarlo.

Inoltre, Dirac aggiunse una riflessione affascinante:

Si potrebbe forse descrivere la situazione dicendo che Dio è un matematico di altissimo livello e che ha utilizzato una matematica molto avanzata per costruire l’universo

Secondo il dottor Soon, queste parole confermano l’idea che l’universo non sia nato per caso, ma sia il risultato di un progetto ben definito. Un’interpretazione che, pur non essendo accettata da tutta la comunità scientifica, alimenta un interessante dibattito sul rapporto tra scienza e fede.

Che ne pensate?