Premi Oscar 2025: gli highlight, dal migliore al peggiore

Ecco una carrellata dei migliori momenti visti durante la serata degli Oscar 2025

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Si è da poco conclusa la cerimonia degli Oscar 2025, ovvero la 97ª edizione degli Academy Awards, tra performance, discorsi di ringraziamento, presentazioni e le gag del conduttore Conan O’Brien (qui tutti i vincitori). Un po’ come per il nostro Sanremo, anche la notte degli Oscar 2025 si è distinta per una totale cautela nell’affrontare temi politici o controversi.

Praticamente assenti le menzioni al neoeletto presidente Trump e a ciò che sta accadendo “fuori” dal Dolby Theatre, in un’America che molti vedono attraversare una crisi del politically correct. Eppure, proprio per questo clima, gli occhi di tutti erano puntati sulla cerimonia, in attesa di capire se – e come – Hollywood avrebbe scelto di prendere posizione.

A dominare la serata è stato certamente Anora, che ha trionfato con ben cinque premi Oscar, tra cui quello per la miglior attrice a Mikey Madison. Tra gli altri vincitori spiccano Adrien Brody (The Brutalist), Zoe Saldana (Emilia Pérez) e Kieran Culkin (A Real Pain).

Ma non tutte le introduzioni, gli intermezzi e i siparietti comici sono stati all’altezza di un’industria dei sogni che si vuole sempre impeccabile. Ecco una panoramica dei momenti più e meno riusciti della serata, dal migliore al peggiore.

La performance iniziale di Cynthia Erivo e Ariana Grande agli oscar 2025

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Semplicemente paradisiaca, la performance musicale di Ariana Grande e Cynthia Erivo che apre all’intera cerimonia degli Oscar 2025 celebra la storia de Il Mago di Oz attraverso le sue espressioni musicali più emozionanti, a partire da “Over The Rainbow” (interpretata nel film del 1939 dalla magistrale Judy Garland), “Home” dal musical The Wiz del 1975 (nel film interpretata da Diana Ross) e infine l’iconica “Defying Gravity” (2003) che ha visto in Cynthia Erivo l’ultima interprete per il film Wicked. Wicked, candidato a 10 premi Oscar, ha poi vinto quello per i migliori costumi e la migliore scenografia.

La Erivo, cantante e performer britannica, è una delle voci più potenti ed espressive degli ultimi anni, e ha fatto commuovere gran parte delle star presenti in sala, tra gli applausi orgogliosi della sua partner, la sceneggiatrice e attrice Lena Whaite.

Il ritiro del premio No Man’s Lands e le parole di Basel e Yuval Abraham

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Il premio per il miglior documentario va a No Other Land, film lodato dalla critica che tratta della resistenza del popolo palestinese che è importante notare, negli USA non ha trovato distributori. Protagonisti sono due dei quattro registi (Basel Adra, palestinese, e Yuval Abraham, israeliano), che nel ritirare l’acclamata statuetta hanno parlato a turno della situazione del popolo palestinese nella striscia di Gaza (e non solo) spingendo con passione sull’idea della fratellanza tra i due popoli e denunciando (Yuval Abraham) il mancato sostegno e anzi l’ostacolo rappresentato dalla politica estera degli Stati Uniti ad una soluzione pacifica.

Un momento di grande valore politico – il solo della serata – accolto da applausi che oscillano tra il convinto e il prudente, mentre il pubblico sembrava attento a non tradire alcuna reazione.

L’ultimo premio: Miglior film per Anora, presentato da Meg Ryan e Billy Crystal

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E a un certo punto ci regalano anche una semi-cit di Harry Ti Presento Sally. Dai. Volete farci piangere.
Giunti alla fine della cerimonia degli Oscar, è tempo di presentare il premio per il miglior film. Dopo il loro tenero siparietto Meg Ryan annuncia: Anora! Ed è un momento di giubilo, col team di Anora esultante, che forse non si aspettava di vincere così tanti premi. Produttori, registi e membri del cast salgono sul palco emozionatissimi, labialzzando infiniti “Oh my god, Oh my God”.

Molto bello il discorso finale dei produttori Samatha Quan, Alex Coco e infine Sean Baker, che ringraziando sottolineano l’orgoglio di appartenere al mondo del cinema indipendente. Baker, che ha vinto anche per il Miglior Regista, nel discorso di accettazione precedente aveva già sottolineato l’importanza di guardare film al cinema in sala (un punto molto battuto durante la serata) quando si può, particolarmente significativo per la categoria non mainstream.

Ben Stiller presenta la Miglior Scenografia ma la scenografia non collabora

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Ben Stiller emerge dal sottopalco mentre presenta il premio per la migliore scenografia, poi vinto da Wicked. Peccato che la scenografia del Dolby Theater non collabori e non riesca a farlo salire fino al livello giusto. Il “povero” Stiller è costretto ad urlare per far sentire la propria voce sempre più nascosrta, lanciare la cartellina sul palco dal punto in basso dove si trova, per poi arrampicarsi (con una certa agilità, complimentoni a Ben!) e annunciare i vincitori del premio. Espediente semplice ma efficace, oltre che divertente, per intrattenere l’audience e sottolineare l’importanza del premio che si sta consegnando, non tra i più popolari.