“La cucina italiana non esiste, deriva da quella americana”: parla uno storico

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Alberto Grandi, storico dell’alimentazione, parla di “bugie del marketing” su prodotti simbolo della cucina italiana come la carbonara

Qual è il primo piatto tipico della cucina italiana che vi viene in mente? La pasta alla carbonara, giusto? Ebbene Alberto Grandi, storico dell’alimentazione all’Università di Parma e autore dei libri “Denominazione di Origine Inventata: le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani” e “La Cucina Italiana Non Esiste“, ha una notizia per voi: la carbonara tradizionalmente italiana è una invenzione.

Secondo costui, infatti, nella ricetta originale c’erano pancetta e tuorli d’uovo in polvere, non guanciale e pecorino; la versione “moderna” sarebbe nata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie alle provviste portate dai soldati americani. E ne ha pure per la pizza, l’altro piatto simbolo nostrano: sarebbe diventata “rossa”, cioè con salsa di pomodoro, solo in America; in origine prevedeva l’uso di pomodori freschi.

Grandi sostiene che molte delle ricette che oggi consideriamo tipicamente italiane sono state rielaborate in anni molto recenti per fini commerciali, mentre in origine erano molto meno “appetibili”. Sarebbero stati in particolare gli italiani immigrati in America e in giro per il mondo dall’inizio del secolo scorso, poi, ad arricchire queste antiche ricette con nuovi ingredienti scoperti all’estero.

“Sembrerebbe che il resto del mondo non sapesse come mangiare finché all’improvviso non sono arrivati ​​gli italiani. La televisione ha influenzato notevolmente la nostra cucina e la nostra identità gastronomica”, ha detto Grandi alla BBC; aggiungendo: “Non abbiamo bisogno di inventare storie sui fantastici prodotti italiani. Non dovremmo creare una situazione in cui cambiare le ricette è la fine del mondo, perché è proprio l’opposto di come è nato il cibo italiano.

Fonte: Fanpage

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