Iginio Massari e le chiacchiere a 100 euro al chilo: scoppia la polemica

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Fa discutere il prezzo esorbitante delle chiacchiere vendute dal mastro pasticcere Iginio Massari, e ci si chiede come mai costino così tanto

100 euro per un chilo di chiacchiere – il classico dolce di carnevale, cioè di questo periodo – da Iginio Massari, mastro pasticcere noto in tutta Italia. Come mai costano così tanto? In fondo sono fatte solo con farina, zucchero, uova e vari ingredienti alcolici che variano a seconda della zona, ma di solito grappa o vino bianco.

C’entra la qualità degli ingredienti, vien da dire, e tenendo presente che di certo nessuno andrà mai in pasticceria a comprare un chilo di chiacchiere, a meno che non sia per una grande festa o qualcosa del genere. Sulla questione intervengono altri chef come Andrea Tortora, che sostiene: “Da un lato, è vero che c’è tanto lavoro e la materia prima costa“.

“[Ma] dall’altro è vero anche che per quanto tutto sia aumentato, includendo mano d’opera, ingredienti e costi di acqua luce e gas, parliamo sempre di chiacchiere, non di caviale, ma neanche di panettone che oggi ha un mercato importante e ingredienti con un costo elevatissimo”.

“La polemica è abbastanza fine a sé stessa, se Massari le ha messe a 100 euro ha fatto benissimo, dovrebbe metterle a 200 euro se esiste chi le compra. Il mercato lo facciamo noi, ricordiamolo sempre, quindi chapeau a Massari. Il cibo, specie alcuni prodotti, è diventato qualcosa da ostentare sui social”.

Lo stesso sostiene Pierluigi Roscioli: “Esiste qualcosa nel mondo gastronomico che non sfugga all’ostentazione dei social? Io non sono per nulla un tipo da social, ma quello che vedo è frutto di un’esagerazione digitale. Le frappe da noi costano circa 35 euro al chilo e quelle del forno sono comunque diverse da quelle della pasticceria che hanno una struttura più leggera”.

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