L’idea di riconvertire le sale cinematografiche chiuse un supermarket e centri commerciali è, secondo Scorsese, “un profondo sacrilegio”. Quindi lui e diversi altri grandi registi hanno indirizzato una lettera a Meloni e Mattarella per salvarle. Ecco che cosa dice
Il progetto è quello di riconvertire diverse sale cinematografiche chiuse a Roma in centri commerciali, supermarket o altre funzioni simili. Cosa alla quale sono fermamente contrari diversi registi quali Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Jane Campion, Wes Anderson e Ari Aster, firmatari di un appello pubblicato sul Corriere e indirizzato alla Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica.
Scrive Scorsese, primo firmatario e orgogliosamente di origini italiane: “Come ben riflette in modo eloquente Renzo Piano sulla situazione attuale di Roma, è chiaro che il tentativo di riconvertire spazi destinati al possibile rinascimento culturale della Città Eterna in hotel, centri commerciali e supermercati è del tutto inaccettabile“.