Il nostro viaggio tra i look più stravaganti di Sanremo arriva alla sua fine
Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp
Finalmente siamo giunti alla fine di questo viaggio mistico tra cringe e perdizione e come celebrarlo al meglio se non invitando sul palco dell’Ariston di Sanremo l’artista a cui dobbiamo la sigla che ci ha logorato psicologicamente in un crescendo di tic nervosi, orecchie sanguinanti e vene del collo pulsanti serata dopo serata? TUTTA L’ITALIA ti ringrazia Gabry Ponte, ma soprattutto non ti dimenticherà mai per aver deturpato Geordie di Fabrizio de André nel lontano 2002.
Con questa enorme consapevolezza nel cuore procediamo già ben predisposti verso l’ultima serata di Sanremo e partiamo subito con Francesca Michielin che dopo una gioia alla serata delle cover è tornata a vestirsi da impiegata dell’Inps di Busto Arsizio.
La gara a chi è vestito peggio continua con l’ingresso di Alessandro Cattelan come primo co-conduttore di questa serata che ha scelto di somigliare alla statuetta sulle torte dei matrimoni presentandosi con uno smoking total white impreziosito da tanti cristalli sui revers della giacca.
Ho messo questi per farti i colpi di sole dice a Carlo Conti, dimostrando che probabilmente l’unica cosa certa di Sanremo è che tutti presenterebbero meglio di lui.
Altra nota di merito per Cattelan che non deve passare inosservata la geniale allusione ai Rat Pack
Sembriamo Sammy Davis Jr e Frank Sinatra- dice ad un certo punto sempre rivolto al suo astante.
Ale te lo meritavi tu il palco dopo questa, ti perdoniamo tutto, pure Armani.
Ma andiamo avanti con Willy Peyote; ormai i cantanti ce li immaginiamo talmente tutti traumatizzati dalla fretta del conduttore che questo povero cristo si scorda pure di allacciare i bottoni della camicia. In ogni caso possiamo commentare direttamente con il titolo della sua canzone il suo intero percorso, Grazie ma no grazie, e passare oltre.
Nonostante fosse difficile peggiorare questo Sanremo proprio all’ultimo, ce l’hanno fatta inserendo Alessia Marcuzzi come co-conduttrice, inadeguata e molesta. Se le avessero fatto il test del palloncino sicuramente sarebbe scoppiato. Imbarazzando persino Achille Lauro, ha fatto sudare Conti così tanto che ci aspettavamo una scena alla Mike Bongiorno con Antonella Elia alla Ruota della Fortuna, anzi forse la sognavamo.
Però una cosa va detta: l’abito iniziale con la scollatura vertiginosa sulla schiena è una bellissima reference a Mireille Darc nel film Alto, Biondo e…con una scarpa nera. L’iconico abito nero di Guy Laroche è tra i più replicati da brand e stilisti.
Marcella Bella si conferma immagine sacra di tutte le casalinghe divorziate, ma la certezza della sua indipendenza l’avremo solo quando dichiarerà di essersi fatta lo SPID da sola. Bresh ormai ce lo ricordiamo solo per il vilipendio a Creuza de Mä e grazie a Kekko dei Modà abbiamo scoperto che Enrico Coveri esiste ancora e forse dovremmo dichiararlo fuorilegge come la canzone di Rose Villain, che stavolta invece ci sorprende in un luccicante Fendi che finalmente la esalta.
Per quanto riguarda Tony Effe col rosario allacciato al polso, l’ultima cosa che a questo punto ci viene da dire è che con chi altro poteva stare se non con Giulia de Lellis? Clara punta ad un look da Fata Turchina, Serena Brancale da sexy vedova nera e Brunori Sas è quell’uomo interessante che esce a cena con te e ti parla per tutta la sera della critica alla ragion pura senza annoiarti.
Ma nulla in confronto a lui, Alberto Angela, che può raccontarti l’Impero Romano per sei ore ma tu lo guardi comunque innamorata perché lo fa così bene che ti fa venire voglia di vestirti da Domus Aurea. Elegantissimo in smoking, con charme e savoir faire sponsorizza la nuova puntata di Ulisse, presenta Gabbani e lascia così, sedotta e abbandonata, riportandoti repentinamente alla mediocrità di Viva la vita.
Abbiamo capito che questa sereta finale di Sanremo è dedicaga ai glitter e infatti ecco Noemi fasciata di Swarowski color ghiaccio e Rocco Hunt con mezza giacca che luccica ma che comunque continua a fare a gara con Fedez a chi è più depresso. I The Kolors stasera si salvano solo grazie all’apparizione di Fru dei The Jackal che balla sul palco e Olly sempre un po’ Village People in camicetta azzurra ovviamente Armani perché sarà scritto nel contratto che non ti fanno partecipare se non lo indossi almeno una volta a serata.
Altro grande ospite di Sanremo 2025, un Antonello Venditti con abuso di lifting a cui vorremmo dire ti prego non fa niente se abbassi la tonalità ti amiamo lo stesso. Ci confessa così dal nulla di avere la febbre da sedici giorni e se ne va lasciandoci un po’ preoccupati e storditi dalla durata di quelle tre canzoni che ha cantato. Sembrava di stare nella stanza dello spirito e del tempo e il dubbio che fosse l’imitazione di Guzzanti ci ha pervaso più di una volta.
I Coma Cose ormai una garanzia di questo Sanremo, sempre giusti sempre chic grazie ad Alessandro Michele, stavolta in pizzo e chiffon con dettagli rossi come i cuoricini che gli mandiamo perché sono troppo carini.
Giorgia menomale che con quella voce annulla tutto perché con la moda proprio non ce la facciamo, Simone Cristicchi in carta da parati, Edoardo Bove ospite perché cardiopatico? Non si è capito ma comunque a questo punto per salvaguardia magari sarebbe stato meglio fargli presentare qualcuno che non fosse Elodie con quella scollatura.
Lucio Corsi ormai indimenticabile per bravura e stile si riconferma una mosca bianca come la tonalità del suo fondotinta seguito da Irama che ormai deve giocare a fare Lady Oscar a tutti i costi.
Tanta solidarietà a Massimo Ranieri che di solito a quest’ora si sveglia per andare a funghi e invece eccolo qua in un altro total white (ma che è stasera?) pimpante come Fedez quando scende le scale e saluta tutti con il suo finto tormento interiore.
Rkomi sembra Frodo che per portare l’anello a Mordor è passato dalla Liguria e se abbiamo saltato qualcuno scusate ma è solo per misericordia. Quella stessa misericordia che non si può avere per il premio Miglior Componimento Musicale dato a Cristicchi e per Giorgia premiata con una Sim e 300 Sms dalla Tim.
Quantomeno siamo felici per il Premio miglior testo totalmente meritato a Brunori Sas e soprattutto che abbiano eliminato Fedez dal podio prima che venisse un coccolone a tutti.
Certo, in un mondo giusto e migliore avrebbe vinto Lucio Corsi, ma almeno non hanno premiato Mark Lenders.
Che ne pensate? Avete apprezzato questo Festival di Sanremo?