Luigi Mangione ringrazia i suoi sostenitori dal carcere

Attraverso una dichiarazione ufficiale, Luigi Mangione ha ringraziato i suoi sostenitori direttamente dal carcere

luigi mangione
Credits: Pool/Getty
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Il caso di Luigi Mangione continua a suscitare polemiche

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Lo scorso anno, Luigi Mangione è stato arrestato con l’accusa di essere coinvolto nell’omicidio del CEO di United Healthcare, Brian Thompson. Ora, a distanza di mesi, ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime gratitudine per il sostegno ricevuto. Il caso ha suscitato grande attenzione mediatica, alimentando dibattiti e polemiche, soprattutto riguardo alle raccolte fondi destinate alla sua difesa legale.

Brian Thompson è stato ucciso a colpi di arma da fuoco il 4 dicembre, poco dopo essere uscito da un hotel di New York. L’aggressione è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. Nei giorni successivi, la polizia ha diffuso le immagini del sospetto, chiedendo ai cittadini di aiutare a identificarlo.

Luigi Mangione è stato riconosciuto da un dipendente di McDonald’s in Pennsylvania e arrestato. Successivamente, è stato estradato a New York e accusato di omicidio. A fine dicembre, il 26enne si è dichiarato non colpevole davanti alla corte. Deve rispondere a diverse accuse mosse dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, tra cui omicidio di primo e secondo grado, possesso illegale di arma da fuoco e omicidio come atto di terrorismo.

Nonostante le gravi accuse, Mangione ha ricevuto un ampio sostegno da persone in tutto il mondo. Alcuni suoi sostenitori si sono addirittura mostrati ossessionati dalla sua figura.

Il suo team legale ha recentemente creato un sito web per rispondere alle domande più frequenti e condividere un messaggio diretto di Mangione ai suoi sostenitori. Nella sua dichiarazione, l’imputato ha affermato:

Sono sopraffatto e grato a tutti coloro che mi hanno scritto per condividere le loro storie ed esprimere il loro sostegno. Questo supporto ha superato barriere politiche, razziali e sociali, con lettere che mi sono arrivate da tutto il paese e da tutto il mondo. Sebbene non possa rispondere a tutte, le leggo attentamente. Grazie ancora a chiunque abbia trovato il tempo di scrivermi. Non vedo l’ora di ricevere altre lettere in futuro

Dopo l’arresto di Luigi Mangione, sono state avviate numerose raccolte fondi per sostenere le sue spese legali. Tuttavia, la piattaforma GoFundMe ha deciso di chiuderne molte, in conformità con i propri termini e condizioni, che vietano di raccogliere fondi per la difesa legale di crimini finanziari e violenti, inclusi omicidio, rapina, aggressione e reati sessuali.

In risposta, alcune campagne sono state trasferite sulla piattaforma cristiana GiveSendGo. Il direttore delle comunicazioni di GiveSendGo, Alex Shipley, ha difeso questa scelta che hanno portato Mangione a ricevere 300 mila dollari, dichiarando:

Crediamo che ogni persona abbia diritto a un giusto processo in tribunale, non nel tribunale dell’opinione pubblica. Per essere chiari, non sosteniamo né tolleriamo la giustizia sommaria. Tuttavia, riteniamo che tutti debbano avere accesso a una difesa legale adeguata, indipendentemente dalla loro condizione economica o dall’opinione pubblica prevalente

Il caso di Luigi Mangione continua a suscitare dibattito, dividendo l’opinione pubblica tra chi lo considera colpevole e chi sostiene il suo diritto a un processo equo.

Che ne pensate?