Ma eccolo il momento più alto di questa puntata, poetico, sconfinatamente tenero. In un attimo sono gli anni ‘90 e sei allo Zecchino d’oro. Topo Gigio elegantissimo in lurex con una giacca azzurra, Lucio Corsi con frac color burro e papillon ed ecco accendersi la magia: un duo improbabile, una carezza sul cuore, la delicatezza delle parole di Modugno risuona sul palco dell’Ariston e tu sei altrove, in un luogo dove non esistono Arisa con la sindrome di Luca Laurenti che comunque non riesce a far aprire la laringe di Irama.
Un luogo dove non fanno cantare tre volte Bresh e Cristiano de André perché la corista della terza fila non era abbastanza a fuoco snaturando la bellezza di Creuza de Mä; dove non hai bisogno di riascoltare Bella Stronza subito dopo l’esibizione perché Fedez ha deciso di modificarla a sua immagine e somiglianza; dove Cristicchi e moglie non ti demoliscono una delle canzoni d’amore più belle di sempre; dove Brunori canta con DiMartino e tu ti domandi solo dove sia Colapesce.
Alessandra Amoroso vestita Schiaparelli omaggia Anna Oxa giusto nel look e accompagna Serena Brancale che niente non ce la fa proprio a rinunciare a ste paillettes e alle zeppe però vabbè almeno stavolta lascia a casa i tamburi e suona il piano tirando fuori una voce pazzesca. I Coma_Cose si giocano tutto presentandosi sul palco con Ciclope degli X-Men perché forse vogliono eliminare i dirigenti Rai in terza fila? Ah no è solo Johnson Righeira.
Marcella Bella in Amen sembra la matrigna di Rapunzel e tutti noi vorremmo avere la sua autostima per decidere di cantare solista accompagnata da violini in una serata di duetti, ma almeno la canzone non è sua. Rocco Hunt e Clementino che cantano Pino Daniele e non serve aggiungere altro, Achille Lauro ed Elodie che quasi ci fanno sentire di troppo tanta la tensione sessuale sul palco, ed eccoci di nuovo bambini grazie a Gabbani e Tricarico che comunque tirano fuori un pezzone rimasto nel cuore di tutte le maestre.
Momento comico e forse anche il più trasgressivo della vita di Carlo Conti con lo scambio di occhiali e giacche con Mahmood dopo l’esibizione a torso nudo che ha fatto rinvenire un po’ tutti tra veli trasparenti e Swarovski sui pantaloni ed eccoci finalmente alla fine esausti e anche un po’ confusi nel vedere Paolo Bitta che duetta con la figlia ma non è una canzone dei Pooh. Vincono Chiaramente Giorgia e Annalisa con Skyfall di Adele perché alla fine è un po’ come sparare sulla croce bianca e soprattutto perché Topo Gigio, lo sanno tutti, è sempre stato un personaggio scomodo.