Sanremo 2025: i peggiori e i migliori look della prima giornata

Ecco una carrellata dei look che hanno contraddistinto la prima giornata del Festival di Sanremo 2025

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Grandi aspettative per questo Sanremo erano poste su Achille Lauro, ci aspettavamo di scorgere almeno un capezzolo e invece ci ritroviamo Milord di Sailor Moon ma anche DiCaprio che si veste bene per andare a cena in prima classe dopo aver salvato Rose in Titanic. Delusione totale anche per Tony Effe, nessun tatuaggio in vista, solo scarpe ortopediche e la presunzione di essere un po’ Mannarino un po’ Califano ma con l’autotune.

Il più atteso di questa prima giornata del Festival di Sanremo era ovviamente Fedez dopo la sequela di momenti dimenticabili degli ultimi mesi, con una faccia affranta, occhiaie finte e occhi che sembravano un mix tra il gatto con gli stivali di Shrek e un demone di Supernatural. Ci delizia con l’ennesimo brano su quanto sia infelice la sua vita da milionario.

Degno di nota Checco dei Modà in versione topino cieco di Shrek e la Clerici Fata Madrina in un rapido cambio d’abito.

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Completato mezzo cast proseguiamo velocemente tra una richiesta di un logopedista per Rkomi e Willy Peyote che canta con le muse di Hercules fino ad arrivare a quei pasticcini al miele dei Coma Cose, che dopo aver fatto la canzone dei fidanzatini col basilico al sole e della crisi del quinto anno, sono finalmente arrivati a quella sul matrimonio. E qui dispiace, ma i cuoricini, il look Valentino e il trucco alla Chappell Roan rendono tutto sublime e fuori da ogni competizione.

Un po’ come Giorgia che in questo articolo non possiamo menzionare a parte dire che ha voce angelica. Marcella Bella firma la colonna sonora della vita di tutte le donne stronze forse ma sorprendenti, forti, toste, indipendenti. La Tina Turner nostrana. Clara scende le scale e forse pensava di dover fare Madre Natura in Ciao Darwin ma comunque, divina.

Dulcis in fundo un Brunori Sas che canta Brunori Sas con una giacca forse incostituzionale e un aplomb da professore di filosofia del liceo, indie che più indie non si può, ma che almeno ci regala una canzone di livello. Lucio Corsi gioca a fare David Bowie e il risultato è quello di un adolescente che sbaglia tonalità del fondotinta preso su internet, un personaggio che all’apparenza appare fin troppo eccentrico e stralunucato ma che a tradimento ci tira fuori uno dei pezzi migliori della serata e noi zitti e muti.

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Chiudiamo questa carrellata della prima serata del Festival di Sanremo dicendo che Rocco Hunt e il rap neomelodico alla fine non ce lo meritavamo, ma ancora di più non meritavamo la Clerici che distribuisce trofie al pesto ai più votati.

Che ne pensate? Chi avete apprezzato di più in questa prima serata del Festival di Sanremo?