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L'epica classica e il cinema. Analizziamo un sodalizio proficuo e che presenta tanti ottimi esempi di come letteratura e cinema sappiano fondersi.
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L’epica classica, con i suoi racconti di eroi, dei e avventure straordinarie, ha esercitato un’influenza profonda e duratura sul cinema. Dai primi pionieri del cinema muto ai blockbuster moderni, l’eco delle storie di Omero, Virgilio e altri autori antichi risuona ancora oggi sul grande schermo, plasmando trame, personaggi e immaginari visivi.
Analizziamo insieme questo fenomeno, buona lettura!
L’epica classica ha fornito al cinema un ricco repertorio di personaggi archetipici, situazioni drammatiche e temi universali. Eroi come Achille, Ulisse ed Enea, con le loro virtù, debolezze e percorsi di crescita, continuano a essere modelli di riferimento per protagonisti cinematografici di ogni epoca. Le loro avventure, spesso caratterizzate da viaggi avventurosi, prove da superare e scontri con forze avverse, offrono strutture narrative avvincenti e collaudate, capaci di coinvolgere il pubblico di ogni generazione.
L’impatto dell’epica classica sul cinema è stato particolarmente evidente nel genere peplum, un filone cinematografico molto popolare negli anni ’50 e ’60. Film come Ben-Hur (1959), Spartacus (1960) e Cleopatra (1963) hanno portato sullo schermo storie di gladiatori, imperatori e regine leggendarie, spesso ispirate a eventi e personaggi storici dell’antichità. Questi film, caratterizzati da grandi scenografie, costumi elaborati e spettacolari scene di massa, hanno contribuito a diffondere l’immaginario dell’antica Roma e della Grecia nel grande pubblico.
L’influenza dell’epica classica non si limita al genere peplum. Molti film, anche al di fuori di questo filone specifico, hanno tratto ispirazione dalle storie e dai temi dell’antichità. Ad esempio, O Brother, Where Art Thou? (2000) dei fratelli Coen è una rivisitazione in chiave moderna dell’Odissea di Omero, ambientata nel Sud degli Stati Uniti durante la Grande Depressione. Il film conserva la struttura narrativa del poema omerico, con il protagonista Ulisse Everett McGill (George Clooney) che intraprende un lungo viaggio per tornare a casa, incontrando personaggi bizzarri e affrontando peripezie di ogni tipo.
Anche Troy (2004), un kolossal storico con Brad Pitt nei panni di Achille, si ispira all’Iliade di Omero, concentrandosi sulla guerra di Troia e sul ruolo cruciale dell’eroe greco. Il film, pur prendendosi alcune libertà rispetto al testo originale, riesce a restituire la grandezza e la tragicità del poema omerico, con le sue battaglie epiche, i suoi amori contrastati e il suo senso del destino.
Negli ultimi anni, l’interesse del cinema per l’epica classica si è rinnovato, con una serie di film che ripropongono in chiave moderna le storie e i personaggi dell’antichità. Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo (2010) e Percy Jackson: Il mare dei mostri (2013), ad esempio, sono adattamenti cinematografici dei romanzi per ragazzi di Rick Riordan, che mescolano elementi della mitologia greca con avventure contemporanee. Questi film, pur rivolgendosi a un pubblico più giovane, contribuiscono a familiarizzare le nuove generazioni con le storie e i miti dell’antichità.
Un discorso a parte merita Wonder Woman (2017), un film di supereroi che attinge a piene mani dalla mitologia greca. La protagonista, Diana Prince (Gal Gadot), è una semidea amazzone, figlia di Ippolita, la regina delle Amazzoni, e di Zeus, il re degli dei. Il film, ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, racconta la storia di Diana che lascia la sua isola natale per combattere il male nel mondo esterno.
Tra le opere più recenti che si sono confrontate con l’epica classica, spiccano Ritorno a Itaca (2024) di Uberto Pasolini e il prossimo film di Christopher Nolan, Odissea (2026). Il primo, con Ralph Fiennes nei panni di Ulisse, offre una rilettura intima e commovente del mito, concentrandosi sul ritorno dell’eroe nella sua terra natale e sul suo ricongiungimento con la famiglia. Il secondo, annunciato come un kolossal spettacolare, promette di portare per la prima volta la saga di Omero sugli schermi IMAX, con un cast stellare e riprese in Italia. Entrambi i film, pur con approcci diversi, testimoniano il fascino intramontabile del mito di Ulisse e la sua capacità di parlare al pubblico contemporaneo.