Rose Villain si racconta prima del Festival di Sanremo

In vista della sua partecipazione a Sanremo, Rose Villain ha condiviso con La Repubblica alcune riflessioni sulla sua carriera

rose villain
Credits: Credits: Marcello Dino Junior
Condividi l'articolo

Parla Rose Villain

Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp

Rose Villain, nome d’arte di Rosa Luini, è una delle artiste più originali del panorama musicale italiano. Con uno stile che mescola sonorità internazionali e testi profondi, la cantante si è imposta nel mondo urban grazie alla sua personalità decisa e alla capacità di raccontare emozioni autentiche. In vista della sua partecipazione al Festival di Sanremo, ha condiviso con La Repubblica alcune riflessioni sulla sua carriera e sulla canzone che porterà sul palco dell’Ariston. Il Festival rappresenta per lei un momento cruciale:

Devo tutto ad Amadeus, l’ho incontrato in aereo e gliel’ho detto: ‘Mi hai cambiato la vita e ti sarò eternamente grata’ – ha confessato Rose Villain.

L’artista è profondamente legata al brano che presenterà, Fuorilegge, un pezzo che esplora il desiderio e la passione:

Racconta quel momento travolgente in cui speri che il sentimento possa restare vivo. Le emozioni sono intense e spesso logoranti. L’attesa prima che tutto accada è bellissima, ma ti consuma.

Parlando del suo percorso, Rose Villain ha rivelato come in passato fosse più riservata:

Da ragazza venivo sempre rincorsa, non avevo il coraggio di mostrarmi per quella che ero davvero.

Oggi, invece, sul palco si sente pienamente a suo agio e non sopporta chi cerca di ridurre il suo talento a una questione di aspetto fisico:

Quando mi sminuiscono perché sono una bella ragazza, mi fanno inca**are. Quello per me è sessualizzare. Criticano il mio modo di vestire e aggiungono: ‘E poi fa la femminista’. Certo che lo sono! Posso vestirmi come voglio e dire quello che penso. Essere donna significa anche essere libera di esprimere la propria sensualità senza condizionamenti.

Rose Villain ha un profondo legame con la sua famiglia, che ha avuto un ruolo importante nella sua formazione.

Sono cresciuta circondata dai libri. Mia nonna insegnava Lettere, latino e greco, e questo ha influenzato molto il mio modo di scrivere. Oggi compongo le mie canzoni e sento di essere figlia della parola.

Anche suo padre, imprenditore, ha avuto un impatto significativo sulla sua crescita:

Non ha mai cercato di indirizzarmi, sapeva che avevo già le idee chiare. È una persona pacata e dolce, non mi ha mai rimproverato per un brutto voto. Ha sempre sostenuto la mia passione, ed è un padre meraviglioso.

Che ne pensate?