Può un fiume essere mortale? A quanto pare in questo caso sì. Ecco perché lo Strid ha questa nomea
Questo famigerato fiume si trova nel North Yorkshire, in Inghilterra, e si chiama Bolton Strid. A vederlo così sembra molto innocuo, vero? Ma non bisogna farsi trarre in inganno: ci suono luoghi sulla Terra, come per esempio innocenti pertugi, che possono rivelarsi letali. Ed è anche il caso di questo anonimo corso d’acqua.
Il problema di quest’acqua, che a quanto pare ha un “tasso del 100% di mortalità”, non è che è velenosa o qualcosa del genere, ma sta nelle sue correnti. O meglio, nella forza di queste correnti: sembra, particolarmente impetuose. Le storie sulla pericolosità del fiume risalgono al medioevo, quando il leggendario “ragazzo di Egremont” e il suo cane ci finirono dentro.
In tempi più recenti, il fiume s’è “mangiato” alcuni escursionisti nell’800, un artista nel 1934 e una coppia di sposini nel 1998. Nel 2010 il piccolo Aaron Page, di 8 anni, vi cadde dentro e il suo corpo venne trascinato a fondovalle. A questa parte del fiume persino degli autori hanno dedicato riferimenti, tra cui l’americana Gertrude Atherton e il famoso poeta William Wordsworth.
Lo YouTuber Tom Scott – che ha realizzato un video sullo Strid – ha detto: “Ci sono certamente fiumi che hanno causato più morti, e ci sono rapide e cascate che pochi battelli potrebbero navigare, ma generalmente li puoi vedere arrivare. Questo è solo un ruscello dall’aspetto innocente in mezzo a dei boschi, potresti saltarlo; e ogni tanto qualcuno lo fa, ma se sbagli il salto ti uccide“.
“Le sue sponde sono in realtà delle sporgenze – non c’è un fondale fluviale appena sotto la superficie, è una massa profonda e bollente di correnti rapide e mortali. Ci sono voci che dicono che caderci dentro comporti una probabilità del 100% di fatalità; non c’è modo di confermarlo, ovviamente, perché ‘persona del posto muore nel fiume’ non finisce sui giornali. Ma ha causato molte morti”.