Diamanti, la recensione del film di Ferzan Ozpetek

Diamanti di Ferzan Ozpetek, che ha appena vinto il premio Superciak d'oro 2024, è nelle sale cinematografiche dal 19 dicembre 2024.

Diamanti, copertina
Diamanti, copertina
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Diamanti, è il nuovo capolavoro del regista turco che dopo il successo di “Nuovo Olimpo” torna con un emozionante omaggio alla bellezza delle donne e al cinema. Qui la nostra recensione.

Diamanti, La Trama

Nel torrido caldo di una Roma anni ’70 si incrocia la vita di tante donne, unite da una sacra passione. La sartoria “Canova” per le protagoniste è un luogo metafisico di incontro, scambio e condivisione. Sullo sfondo il cinema, che anima e tesse le trame di un’identità, quella femminile, mai destinata a perdere.

Diamanti, La Recensione

“Ovunque sia lo sguardo, la donna punta sempre verso il cielo, verso l’alto, verso quello che non si può vedere… però lo sentiamo. Noi siamo collegate con le stelle, per questo sentiamo tutto.”

Guardare in alto, verso le stelle. Perché sprecarne un’enorme quantità, per dirla alla Italo Calvino, non è possibile. Sono i “Diamanti” di Ferzan Ozpetek, che torna protagonista con il suo inno alle donne e al cinema. Le donne che mirano al cielo, fiere, per non sentire il peso ingombrante degli occhi sulla terra.

Una donna è tante cose, come i mille strati di nobile tessuto drappeggiati sui vestiti della famosa sartoria Canova dove “girano più premi Oscar che bottoni”. Un film che si fa spazio in un lungo e profondo respiro, dove il regista ci accompagna nel viaggio tra passato e presente. Tra i “Se avessi potuto, cosa avresti fatto?” e quello che rimane. Se rimane.

Diamanti, le protagoniste
Diamanti, le protagoniste – Ph- Stefania Casellato

Una, nessuna, centomila storie

Non è la storia di una protagonista, ma di tante identità femminili che insieme valgono più di una. Di tutte quelle donne che pensano di non essere niente, ma in realtà sono tutto. Il rischio era quello di far “scontrare” sulla scena le varie “Ferrari testa rossa”, ma non è successo. Ha destrutturato per ricostruire, rappresentato l’arte per tornare all’essenza.

E, come in un canto soave, queste donne così apparentemente diverse tra di loro si ritrovano strette in un unico abbraccio e consapevolezza, quella di riuscire a farcela sempre. Lo vediamo negli occhi dell’”antidiva” per eccellenza Vanessa Scalera, in quelli di una Luisa Ranieri il cui cuore – e non solo il suo – ha smesso di aspettare. Perché una donna, nonostante il dolore e le offese, è sempre capace di essere nel posto in cui è giusto che sia.

Ma a quale prezzo? Quello della rinuncia e delle separazioni profonde, per cui “non è necessario vedersi per volersi bene”. Una donna è capace di tenersi e sentirsi scorrere dentro tutto il dolore di una fine, ripartendo dall’inizio. Rinascendo semplicemente con un sorriso, proprio come quello dell’ emozionante Jasmine Trinca.  

DIamanti, Luisa Ranieri e Jasmine Trinca
Diamanti, Luisa Ranieri e Jasmine Trinca – Ph. Stefania Casellato

L’amore di Ozpetek come distanza geometrica tra le parti

E allora forse il messaggio è che non siamo tutte invidiose e competitive. E che l’affetto per noi stesse e per le altre donne forse ancora esiste. Nel proteggersi, nel coprirsi a vicenda, nel supportarsi nei momenti difficili e nel gioire delle realizzazioni altrui. C’è poco spazio per gli uomini violenti, anaffettivi, incapaci di comprendere e reagire. Qui c’è spazio solo per l’amore.

Chi conosce i film di Ferzan sa quanto quest’amore implichi una distanza geometrica, proprio come la sua tanto amata crinolina, tra gli opposti. La vita è quello che esiste e avviene in quella frazione di tempo. In quel sentire, tipicamente femminile, a cui gli uomini forse non arriveranno mai.  Perché siamo fatte della stessa materia di cui sono fatti i sogni.

Perché siamo fatte di parole e silenzi, e non abbiamo paura di spalancarci al cielo. Perché viviamo ancora di arte e poesia e non ci accontentiamo di nulla di meno. Perché, nonostante tutto, crediamo ancora nella carezza dell’uomo giusto.

DIamanti, Edoardo Purgatori
DIamanti, Edoardo Purgatori

Una lente di ingrandimento sulla bellezza delle donne e del cinema

Grazie ai toni caldi di una tavola imbandita, Ozpetek ci regala una lente privilegiata di ingrandimento e ci invita a godere della bellezza del cinema e di coloro che lo hanno reso grande. Non solo Mariangela Melato, Monica Vitti e Virna Lisi, ma anche tutte coloro che si trovano un passo indietro rispetto alla luce dei riflettori. Le sarte, le costumiste, le truccatrici, le hairstylist, le assistenti, le cuoche, e tutte quelle professioniste che ogni giorno combattono e lavorano instancabilmente per le loro realizzazioni.

Tutte quelle “formichine” che credono nella propria identità, smorzando gli stupidi con ironia, intelligenza e coraggio, come fossero mozziconi di sigaretta. Ma soprattutto imparando ad amare e riconoscere gli uomini belli, come quelli rappresentati splendidamente nel film dai volti noti e nuovi. E se, riprendendo le parole dell’eterno Adamo Dionisi in Marcello “Il cinema è n’atto d’amore”, amarsi è un atto dovuto.

D’altronde, Ferzan, me lo hai insegnato tu, no? Conta solo quello che resta dentro di noi.

Diamanti, Kasia Smutniak
Diamanti, Kasia Smutniak – Ph.Stefania Casellato

Diamanti, Il Cast

  • Luisa Ranieri: Alberta Canova
  • Jasmine Trinca: Gabriella Canova
  • Vanessa Scalera: Bianca Vega
  • Sara Bosi: Giuseppina
  • Loredana Cannata: Rita, moglie dell’investitore
  • Geppi Cucciari: Fausta
  • Anna Ferzetti: Paolina
  • Aurora Giovinazzo: Beatrice
  • Nicole Grimaudo: Carlotta, tingitrice
  • Milena Mancini: Nicoletta
  • Paola Minaccioni: Nina
  • Elena Sofia Ricci: se stessa
  • Lunetta Savino: Eleonora
  • Carla Signoris: Alida Borghese
  • Kasia Smutniak: Sofia Volpi
  • Mara Venier: Silvana
  • Giselda Volodi: Franca Zinzi, costumista di teatro
  • Milena Vukotic: zia Olga
  • Stefano Accorsi: Lorenzo, regista premio Oscar
  • Luca Barbarossa: Lucio, marito di Gabriella
  • Vinicio Marchioni: Bruno, marito di Nicoletta
  • Valerio Morigi: Marco, marito di Nina
  • Edoardo Purgatori: Ennio, il segretario
  • Carmine Recano: Leonardo Cavani, investitore
  • Ferzan Özpetek: se stesso

Diamanti, il Trailer

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