Tolkienlore: Come “La guerra dei Rohirrim” fraintende i suoi personaggi
La Guerra dei Rohirrim entra e lascia le sale nella quasi completa indifferenza del pubblico. In questo articolo esploreremo una delle possibile cause: il non aver capito il lavoro di Tolkien.
Ah, “La Guerra dei Rohirrim”. Il primo film nella Terra di Mezzo secondo Peter Jackson da “La battaglia delle Cinque Armate”, uscito al cinema dieci anni prima. E se la trilogia de “Lo Hobbit” è stata massacrata dalle continue interferenze degli studios coinvoilti, che hanno costretto Jackson a lavorare sulla sceneggiatura in corso d’opera, questo film è chiaramente un prodotto tirato fuori per mantenere i diritti sulla proprietà intellettuale.
Ma non è della qualità del film che si parlerà, bensì di tutti i modi in cui il film fraintende completamente dettagli della storia originale.
Prima di andare avanti: no, non si parlerà delle mere differenze che il film Guerra dei Rohirrim ha rispetto alla fonte. Anche la trilogia originale ha (necessarie) differenze rispetto ai libri ma – con qualche eccezione – le differenze mantengono comunque contatto con la radice tolkeniana, che questo film, a volte, mette completamente da parte.
Mettere in Guerra dei Rohirrim i Mumak e l’osservatore nell’acqua è indubbiamente fuori luogo, ma si tratta di un difetto innocuo. Fastidioso fan service, si, ma che non inficia la qualità del film.
In altre parole, si parlerà di come i personaggi, le loro caratteristiche e motivazioni, o gli eventi vengono radicalmente fraintesi.
Tutto chiaro?
Helm: valoroso, ma violento
Una delle caratteristiche che rendono il personaggio di Helm affascinante (qui il nostro articolo sul grande Re Rohirrim) è il suo essere molto lontano dall’essere perfetto.
Il film, incapace di dare la ben che minima profondità ai suoi personaggi, rende Helm molto meno irruento di quanto in realtà non fosse. Prendiamo il testo:
<<Helm non aveva fiducia in lui (Freca) ma lo invitava sempre alle sedute del consiglio, e Freca vi andava quando voleva. Freca giunse ad una di queste sedute accompagnato da molti uomini e chiese la mano della figlia di Helm per suo figlio Wulf. Ma Helm disse: “Sei diventato grande dall’ultima volta che ho visto qui fra noi, ma suppongo che sia sopratutto del grasso”; e tutti risero alle sue parole, perché la cintura di Freca era assai larga.>>
Ora, Freca era un uomo estremamente ricco, proprietario di una fortezza alla sorgenti del fiume Adorn, alla frontiera occidentale di Rohan. Vantava di discendere dal Re Fréawine (non confermato). Sulla carta, Wulf non è un brutto partito per la figlia di un Re con già due figli maschi. Elemento chiave però di Freca è l’abbondante sangue dunlandiano (anch’esso non confermato, ma facilmente intuibile dai capelli scuri). Può dedursi che elemento del rifiuto fosse non dare, in futuro, pretese al trono a un discendente di Freca, che a quel punto avrebbe potuto vantare di avere tra gli avi Re Fréawine (vantato) e Re Helm (certo).
Un re con diversa indole avrebbe preso tempo per discuterne, ma Helm va subito all’attacco, umiliando Freca che allora, e solo allora, insulta il Re. Per quanto sia facilmente deducibile che Freca fosse arrogante e non una persona piacevole da avere intorno, la reazione di Helm ad una proposta non eccessivamente irragionevole e comunque facile da buttare giù.
Il film fa mezza cosa giusta quando parla di unire in matrimonio Hera con un nobile di Gondor, un’unione di cui abbiamo ben tre esempi espliciti nel libro: Thengel (Padre di Theoden) e Morwen di Lossarnach, Eomer e Lothiriel di Dol Amroth nonché Faramir ed Eowyn. “La guerra dei Rohirrim” ha quindi un’idea intelligente che costruisce sul testo senza andare in contraddizione.
Il punto è che un re più saggio avrebbe facilmente risolto la faccenda in un altro modo.
Come reagisce Helm all’insulto sulla sua età? Finisce la seduta del Consiglio, trascina via Freca scacciando la sua scorta e lo porta nei campi. Al che
<<“Ora Dunlandiano” disse il Re, “hai da regolare i conti soltanto con Helm, solo e disarmato. Ma hai già parlato troppo e ora tocca a me. Freca, la tua follia è cresciuta come la tua pancia. Parli di bastone! Se Helm non ama il bastone storto che gli viene tirato addosso, egli lo spezza. Così!”. E sferrò a Freca un tale pugno che questi cadde all’indietro stordito e morì poco dopo.>>
L’approccio di Helm è completamente diverso da quanto rappresentato nel film. Il film fa di tutto per peggiorare Freca e santificare Helm (la cui colpa più grande nel film è il non dare retta alla figlia sempre ed in ogni momento), ma Helm ha un unico attrezzo nella sua cassetta degli attrezzi: le mani. Che, sfortunatamente per Freca, equivalgono a un martello da fabbro. L’intento di Helm è uccidere Freca, tutto qui. Freca non lo attacca per primo ed Helm non ha alcun rimorso. Dopo averlo ucciso, Helm dichiara i parenti di Freca traditori e li costringe alla fuga.
I dunlandiani non cercano ricchezze, ma le “loro” terre.
Ora, con questo non voglio dire che i Dunlandiani disprezzino l’oro, ma le ragioni della loro guerra contro Rohan sono molto più profonde e meno superficiali. Prendiamo le parole di Gamling:
<<Ci odiano e sono contenti, perché sono certi che ormai il nostro destino sta per compiersi. “il Re, Il Re” gridano, “Prenderemo il loro re. Morte ai Forgoil! Morte ai testapaglia! Morte ai ladri del Nord!” Questi sono gli attributi che ci danno. Non sono bastati cinquecento anni per cancellare in loro il rancore contro i Signori di Gondori che diedero il Mark ad Eorl il Giovane e si allearono con lui.>>
Piccola lezione di storia della Terra di Mezzo: i Rohirrim non sononativi del Mark. Il mark venne dato ad Eorl il Giovane (primo Re di Rohan) da Cirion, sovrintendente regnante di Gondor, per ringraziarlo del fondamentale aiuto ricevuto alla battaglia dei campi del Celebrant con ulteriore clausola che, ogni volta che uno dei due regni si fosse trovato in difficoltà, l’altro li avrebbe aiutati .
Si trattava di terre alla frontiera di Gondor che erano rimaste poco popolate, per cui Gondor aveva solo da guadagnare a darle a un alleato.
Il problema nacque nel momento in cui chi già viveva lì non prese la notizia con sportività. I dunlandiani videro sempre i Rohirrim come invasori di quelle che erano le loro terre ed i Rohirrim ricambiavano il loro affetto con altrettanto amore. Come si vede nel precedente estratto, “Dunlandiano” è usato da Helm come termine dispregiativo.
Il film elimina questo elemento, riducendo i dunlandiani a mercenari ed eliminando i motivi per cui è così facile aizzarli contro Rohan.
A questo punto mi viene da pensare se, visto lo scenario politico internazionale, gli sceneggiatori di “La Guerra dei Rohirrim” non avessero decisero di tagliare questo astio che i dunlandiani hanno nei confronti dei Rohirrim per gli ovvi parallelismi che vengono in mente.
Parlando di costruire sul testo, diamo credito a Jackson di aver dato atto delle ostilità tra i Rohirrim ed i Dunlandiani. Nonostante abbia cambiato e ridotto il ruolo dei dunlandiani in “Le due Torri”, Peter Jackson li usa comunque nelle scene dell’assalto all’Ovestfalda. Uno di loro giura davanti a Saruman, che poi dirà loro
“Gli Uomini dei Cavalli vi hanno preso le terre! Hanno spinto il vostro popolo sulle colline a rimediare da vivere sui sassi! […] Riprendetevi le terre rubate! Bruciate i loro villaggi”
Spesso si “rimprovera” a Tolkien di proporre una visione semplificata di bene e male. Ebbene, questo è imputabile più ad adattamenti come questo che al testo stesso. Il film non esplora la dinamica tra Dunland e Rohan, riducendo i primi a “cattivi” che si possono impunemente uccidere.
Povero, povero Wulf. Le appendici ci dicono pochissimo di lui, ma il film non perde occasione per farne un povero cretino.
Quattro anni dopo la morte di Freca, Wulf approfitta di un momento in cui Gondor non può intervenire in aiuto di Rohan perchè attaccata da tre flotte di corsari e lancia una possente offensiva contro Helm. I dunlandiani, alleati con i nemici di Gondor alle foci dell’Isen e del Lefnui, inflissero pesantissime perdite ai Rohirrim, costringendoli a ritirarsi presso i loro bastioni fortificati del Trombatorrione e di Dunclivo.
Che fa allora Wulf?
Poiché, a differenza del film, il Wulf tolkeniano ha almeno due neuroni in contatto tra loro, si piazza ad Edoras.
Niente ossessione, niente rischi. Wulf ha vinto e non gliene frega alcunché della figlia di Helm. Wulf si siede sul trono e regna. Il secondogenito del re, Hàma, muore insieme ad un gruppo di uomini perché, disperati per il freddo e la fame, lasciano la fortezza in cerca di cibo e vengono travolti da una tormenta, sparendo per sempre.
Sfortunatamente (per Wulf), succedono due cose: il lungo inverno e la vittoria di Gondor.
Il lungo inverno infligge tante perdite ai Rohirrim quante ai Dunlandiani e la vittoria di Gondor sui corsari vuol dire che Gondor può rispettare la sua parte del giuramento. Non appena il lungo inverno passa, Fréaláf figlio di Hild, sorella di Helm, guida una sortita contro Edoras, uccidendo Wulf. Ucciso Wulf, Fréaláf avrà poi bisogno dell’aiuto di Gondor per eliminare le truppe rimaste fedeli a Wulf, ripristinando la linea di Eorl alla guida dei Rohirrim.
I rohirrim tengono le donne in alta considerazione
<<Molti signori e cavalieri e molte donne belle e valorose vengono evocati dai canti di Rohan che narrano del Nord.>>
Ecco. Con questa unica frase nell’Appendice A si smonta tutta l’idea della storia non raccontata di Héra solo perché donna. E, parlando di donne, indovinate a chi viene lasciato il comando di Edoras mentre le truppe di Rohan lasciano la capitale? Quando Theoden chiede ai suoi uomini chi può sostituirlo al comando, invitandoli a proporre un nome in cui abbiano fiducia il guardiano dei suoi cancelli, Hama (si, come il figlio di Helm), dice che hanno fiducia solo nella casa di Eorl. Ma Theoden non può lasciare Eomer dietro di sé
<<“Non ho fatto il nome di Eomer” rispose Hama “Ed egli non è l’ultimo. Dimentichi Eowyn, figlia di Eomund, sua sorella. Dama dal cuore nobile e senza paura. Tutta la amano. Fa che prenda lei il posto del Sire degli Eorlingas durante la nostra assenza.” “Sarà fatto” disse Theoden. “Che gli araldi annuncino alla popolazione che Dama Eowyn li governerà d’ora in poi!”>>
Quello che “La Guerra dei Rohirrim” fa è il creare un’intero ordine di Shieldmaidens solo per poter dire che i Rohirrim non le prendono più sul serio ed innalzare ulteriormente il personaggio di Hera.
Vale forse la pena spiegarlo in altri termini: il film crea una situazione di svantaggio, che non solo non è presente nel testo ma va addirittura in contrasto con lo stesso, così che Hera possa superarlo. “La Guerra dei Rohirrim” arriva quindi ad inventarsi un ostacolo che non c’è solo perché Hera possa abbatterlo.
In definitiva, pur essendo infinitamente superiore a quella tragedia firmata Amazon che non degnerò di nome, “La Guerra dei Rohirrim” commette un errore simile: parla di una storia di Tolkien, ma troppo spesso non sembra Tolkien.
Il che è un peccato, perché le potenzialità c’erano tutte.