Jim Carrey non fu pagato nulla per il suo ruolo in Yes Man

Nel 2008 Jim Carrey decise di rinunciare al suo stipendio in Yes Man riuscendo comunque a ottenere un grandissimo risultato economico

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Jim Carrey è stato decisamente previdente

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Yes Man, commedia del 2008 diretta da Peyton Reed con protagonista Jim Carrey, racconta la storia di Carl Allen, un uomo che vive la sua vita dicendo sempre “no” a tutto, fino a quando non decide di cambiare completamente approccio. Dopo aver partecipato a un seminario di auto-aiuto, Carl si impone di rispondere sempre “sì” a qualsiasi proposta gli venga fatta.

Questo cambio di mentalità lo conduce a una serie di situazioni assurde, divertenti e talvolta imbarazzanti, trasformando radicalmente la sua esistenza. Con il suo umorismo leggero e un messaggio di apertura verso nuove esperienze, il film ha conquistato il pubblico ed è ancora oggi tra i più apprezzati.

All’epoca della produzione, Jim Carrey decise di fare un accordo particolare per quanto riguarda il suo compenso. Inizialmente, infatti, non ricevette alcuno stipendio per recitare in un film che, per sua fortuna, fu un grande successo al botteghino.

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Ovviamente, la star di The Mask, oggi 63enne, non ha certo problemi economici, avendo partecipato a numerosi classici della commedia nel corso degli anni. Secondo il sito Celebrity Net Worth, il suo patrimonio netto ammonta a circa 180 milioni di dollari. Tuttavia, sebbene Jim Carrey sia spesso pagato profumatamente per il suo genio comico sul set, questa non fu la situazione per Yes Man… almeno inizialmente.

Con un budget di 70 milioni di dollari (56 milioni di sterline), la Warner Bros. decise infatti di non pagare un compenso diretto all’attore canadese per il suo ruolo che, invece, optò per un accordo diverso e rischioso: avrebbe guadagnato una percentuale del 36,2% sugli utili complessivi del film.

Sebbene questa scelta potesse rivelarsi un azzardo, Yes Man si rivelò un enorme successo. Il film incassò 223 milioni di dollari in tutto il mondo, permettendo a Jim Carrey di guadagnare tra i 35 e i 50 milioni di dollari. Un risultato che conferma come il rischio, a volte, possa davvero ripagare.

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