Tony Effe torna a parlare della polemica sui suoi testi

In un’intervista a Sette, settimanale del Corriere della Sera, Tony Effe è tornato a parlare della polemica relativa ai suoi testi

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Parla Tony Effe

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Tony Effe, nome d’arte di Nicolò Rapisarda, è uno dei rapper più celebri della scena musicale italiana. Ex membro della Dark Polo Gang, oggi, a 33 anni, ha intrapreso una carriera da solista che lo ha consacrato come uno degli artisti più seguiti del Paese, conquistando il quadruplo disco di platino e infrangendo record di ascolti tra gli artisti italiani. Tuttavia, la sua carriera non è stata priva di polemiche, come dimostra il caso del concerto di Capodanno a Roma.

Il rapper romano era stato inizialmente scelto per salire sul palco insieme ad altri cantanti tra cui Mahmood e Mara Sattei, ma il Comune ha poi chiesto un passo indietro a causa delle critiche ai testi delle sue canzoni, giudicati violenti, misogini e sessisti. Una vicenda che lo ha profondamente colpito e che lui stesso racconta a cuore aperto in un’intervista a Sette, settimanale del Corriere della Sera.

Mi ha ferito leggere che i miei testi istigassero all’odio di genere. L’ho detto anche al concerto: ci sono stato male – dice Tony Effe. Il rap ha un suo linguaggio. Io racconto ciò che vedo, mai confondere lo sguardo, l’immaginario con la persona. Un conto è raccontare, un altro è vivere. Stephen King allora cos’è, un serial killer?

Un episodio particolarmente difficile, ricorda il rapper, è accaduto poco prima del concerto alternativo che ha deciso di organizzare al PalaEur:

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Stavo traslocando, c’era mia madre ad aiutarmi con gli scatoloni, e io mi metto a piangere. Mi sono un po’ vergognato ma stavo esplodendo. Certe accuse mi hanno fatto davvero male

Tony Effe non è più lo stesso ragazzo che i fan hanno conosciuto nei suoi anni con la Dark Polo Gang. Lo dichiara apertamente:

Ho una fidanzata con cui convivo. Esco poco, mentre prima avevo bisogno di uscire sempre, andare nei locali, alle feste. Ora preferisco rimanere a casa a vedere La carica dei 101

Il rapper si sta dedicando anche alla sua crescita personale, come racconta:

Faccio una lezione a settimana con un professore di italiano, assieme al quale faccio analisi dei testi. Nell’ultima lezione abbiamo letto una poesia di Umberto Saba dove impersonifica la città con un ragazzaccio biondo, un po’ quello che ho cercato di fare io con Roma in Damme ’na mano

È proprio con questa canzone che Tony Effe si presenterà al prossimo Festival di Sanremo, segnando un nuovo capitolo della sua carriera.

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Non tutti sanno che la vita artistica di Nicolò Rapisarda è iniziata ben prima del rap. Da bambino, era convinto che avrebbe fatto l’attore:

A quattro anni sono stato preso in Viaggi di nozze di Carlo Verdone. Da lì divento una specie di bambino prodigio, molto richiesto. Alle elementari uscivo dalla scuola alle quattro e ogni giorno andavo a fare un provino, mi portava mio padre – racconta.

Anche se avrebbe preferito giocare con gli amici, riconosceva il valore di quel lavoro:

Capivo che quello era un modo per aiutare economicamente la mia famiglia

Che ne pensate di queste parole di Tony Effe?