3. Il primo incontro con Joan Baez
La scena
In A Complete Unknown la cantautrice folk Joan Baez e Bob Dylan si incontrano per la prima volta al Gerde’s Folk City, un noto locale del Greenwich Village in cui quella sera si esibiscono entrambi – e “naturalmente” alla fine sarà lei a rimanere fortemente impressionata dal giovane talento (come del resto succede più o meno a tutti nel film, in maniera forse un po’ troppo visivamente accentuata).
La realtà
In realtà le cose non sono andate esattamente così: Dylan e Baez si incontrarono davvero al Gerde’s Folk City, ma come ha raccontato la stessa Baez a Rolling Stone lei era andata lì apposta per vederlo, accompagnata dal suo fidanzato dell’epoca:
Qualcuno mi disse: ‘Oh, devi venire a sentire questo ragazzo, è fantastico’. E così sono andata con il mio fidanzato, molto, molto geloso, e abbiamo visto questo piccolo e trasandato essere umano dalla faccia pallida salire davanti alla folla e iniziare a cantare la sua ‘Song to Woody’.
Io, naturalmente, dentro di me mi sentivo morire, perché lui era così bello, ma non potevo dire nulla, perché ero accanto al mio fidanzato molto, molto geloso, che mi guardava con la coda dell’occhio e nella sua mente immaginava di fare a pezzi Dylan. Poi Bob si è avvicinato e ha detto ‘Uhhh, ciao’ – uno di quei saluti eloquenti – e io ho pensato che fosse brillante e superbo e cose così”.
4. La sera della crisi missilistica di Cuba
La scena
Con un espediente narrativo che evoca un po’ Forrest Gump, A Complete Unknown colloca il suo protagonista all’interno di alcuni eventi chiave della storia americana. Uno di questi è la sera della crisi missilistica di Cuba, nell’ottobre del ‘62, durante la quale vediamo Dylan che prima osserva la crisi in Tv e poi scende in un locale a cantare un brano di protesta intitolato Masters Of War. A sentirlo tra la folla c’è anche Joan Baez: stavolta i due non si salutano, ma si baciano con passione sul ciglio della porta e passano la notte insieme.
La realtà
Anche questo è un falso. O meglio: è vero che Dylan e Baez hanno avuto una breve storia d’amore, ma questa è iniziata solo molto più tardi. In realtà, all’inizio Dylan si era invaghito della sorella minore di Baez – Mimi – che invece finirà per sposare un altro cantante folk della scena newyorkese, Richard Fariña (le vicende di questo quartetto amoroso sono narrate nel libro di David Hajdu, Positively Fourth Street, The lives and times of Joan Baez, Bob Dylan, Mimi Baez Fariña e Richard Fariña).
Inoltre, è vero che la crisi dei missili di Cuba ebbe un forte impatto sul bardo di Duluth, ma stando almeno al libro di Wald, Dylan scrisse Masters of War durante un viaggio a Londra e prese la maggior parte dell’ispirazione dallo standard folk degli Appalachi NottamumTown. Molti credono che la canzone ispirata alla crisi di Cuba sia A Hard Rain’s A-Gonna Fall, ma in realtà è falso anche questo perché Dylan la cantava già un mese prima di quell’avvenimento.
5. Al Cinema con Suze Rotolo
La scena
L’unico personaggio reale a cui è stato cambiato il nome in A Complete Unknown, su esplicita richiesta di Bob Dylan, è Suze Rotolo, la prima fidanzata di Dylan che appare anche sulla copertina iconica di The Freewheelin’ Bob Dylan. Nel film il nome è stato cambiato in Sylvie Russo, ma per il resto si tratta in tutto e per tutto di Suze Rotolo.
Non è chiarissimo il motivo di questa decisione, ma sembra che Dylan abbia voluto in qualche modo proteggere la memoria di una persona cara (venuta a mancare nel 2011), che a differenza degli altri coprotagonisti del film, non era esattamente un personaggio pubblico o almeno non per scelta. Nel film il loro primo incontro si trasforma in un lungo appuntamento in cui parlano di arte, politica e attivismo (è risaputo che fu proprio Suze Rotolo a risvegliare la coscienza sociale del primo Dylan).
Durante questo appuntamento vanno anche al cinema a vedere una proiezione del film di Irving Rapper con Bette Davis, Now, Voyager (in italiano Perdutamente Tua). Senza fare troppi spoiler possiamo dire che la famosa “scena della doppia sigaretta” di questa pellicola viene poi ripresa in un momento particolarmente toccante alla fine del film.
La realtà
Naturalmente è tutto troppo cinematografico per essere vero e infatti non lo è. Sappiamo, per ammissione dello stesso regista, che la scena del cinema è un’invenzione romantica, così come sappiamo che Bob Dylan ha specificatamente richiesto di “proteggere” il nome di Suze Rotolo con una “corazza” di fantasia. Vista la premura protettiva di Dylan nei confronti della sua prima fidanzata, possiamo azzardarci a pensare che sia proprio questa la famosa scena inventata che lo stesso Dylan ha richiesto di inserire in A Complete Unknown. Una finzione dentro una finzione per raccontare la fine di una relazione.