Parla Jamie Foxx
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Django Unchained è un film del 2012 diretto da Quentin Tarantino, un western revisionista ambientato nel periodo della schiavitù negli Stati Uniti. La pellicola segue Django, uno schiavo liberato interpretato da Jamie Foxx, che si allea con un cacciatore di taglie (Christoph Waltz) per liberare sua moglie Broomhilda, tenuta prigioniera da un crudele proprietario di piantagioni, Calvin Candie, interpretato da Leonardo DiCaprio. Il film, celebrato per la sua audacia e per la denuncia delle brutalità della schiavitù, ha sollevato non poche polemiche per il frequente utilizzo della parola con la N, elemento centrale della discussione tra il cast e il regista.
Recentemente, Jamie Foxx ha partecipato a un’intervista video con Vanity Fair in cui ha ripercorso alcuni dei suoi ruoli più iconici, tra cui proprio il protagonista di Django Unchained. Durante la chiacchierata, l’attore ha raccontato un aneddoto significativo legato alla lavorazione del film e, in particolare, una difficoltà iniziale riscontrata da Leonardo DiCaprio nel pronunciare la parola con la N, presente ripetutamente nella sceneggiatura di Tarantino.
L’argomento. La parola con la N, in particolare. Leo ha avuto difficoltà a pronunciarla – ha spiegato Jamie Foxx. Stavamo leggendo e Leo si è fermato dicendo: ‘Ehi ragazzi, tagliate! Non riesco a farlo. Non è da me’. A quel punto Samuel L. Jackson gli ha risposto: ‘Dì quella merda, figlio di puttana! È solo un altro martedì’.
Foxx ha poi aggiunto di aver parlato con DiCaprio per aiutarlo a calarsi meglio nel ruolo:
Gli ho detto che ai tempi della schiavitù noi due non ci saremmo mai rivolti la parola. Non sono tuo amico, non sono Jamie Foxx. Sono Django. E gli ho spiegato che non avrebbe potuto interpretare il suo personaggio finché non avesse realmente capito cosa significava la schiavitù sul set hanno iniziato a scavare più a fondo nei loro personaggi
Jackson, in un’intervista precedente al New York Times, ha raccontato di aver spiegato personalmente a DiCaprio che era necessario superare il disagio:
Devi dirla. Non importa quanto sia difficile. Ogni volta che qualcuno vuole un esempio di uso eccessivo della parola con la N, va da Quentin. È ingiusto. Lui sta solo raccontando una storia e i personaggi parlano in quel modo. Se lo fa Steve McQueen è arte, ma se lo fa Quentin è considerato solo un regista commerciale.
Jackson ha sempre difeso l’uso di insulti razziali da parte di Tarantino nelle sue sceneggiature, affermando nel documentario QT8: The First Eight che nei suoi film non c’è “nessuna disonestà in ciò che scrive o nel modo in cui le persone parlano e agire”. In un’intervista a Esquire , Jackson aveva ribadito:
Non puoi dire a un autore che non può scrivere le parole così come sarebbero state usate dalle persone di quell’epoca e di quell’ambiente. Altrimenti, diventa falso. Non è onesto”
Anche Jamie Foxx ha sempre sostenuto la sceneggiatura di Tarantino per Django Unchained .
Ho capito il testo. La parola con la N è stata detta 100 volte, ma era autentico, era così che andavano le cose a quei tempi – ha dichiarato in un’intervista con Yahoo Entertainment .
Che ne pensate?