Donkey Kong Country Returns HD: la versione per Switch accontenterà i nostalgici

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Donkey Kong Country Returns in versione HD per Nintendo Switch arriva 15 anni dopo l’originale per Wii, e 31 anni dopo il primo videogioco della serie. Possiamo dire che la tradizione è viva: ecco la nostra recensione

Donkey Kong vive

Donkey Kong Country ritorna… di nuovo, perché era già tornato nel 2010 con questo titolo già cult (sì, sono già passati 15 anni) per Nintendo Wii. riproposto in versione HD – ossia, con un restyling grafico moderno – oggi per Nintendo Switch. Quindi è il ritorno di un ritorno di un ritorno, considerando che già l’originale si rifaceva chiaramente a quel primo storico gioco del 1994.

L’operazione è la stessa e parallela a quella dei vari New Super Mario Bros. e compagnia, e consiste nel riproporre le formule classiche dei platform 2D side-scrolling dell’era d’oro Nintendo, cioè i primi anni ’90 – l’epoca SNES, subito prima del 64 e dei giochi in 3D – in veste contemporanea, aggiornata e fresca a ma reiterando il concept di base

Tante banane

A chi è destinata questa operazione? Ai nostalgici, chiaramente, che ricordano di essere cresciuti con i primi titoli della saga marca Rare – che qui non è però coinvolta – e vogliono rivivere quei tempi ma con un gioco nuovo: nuovi livelli, nuovi boss, nuove sfide e chiaramente nuovi segreti diabolici impossibili da scoprire.

Returns HD è tutto questo, e anche di più: un gioco colmo di ambienti da esplorare (sempre in 2D, si intende), oggetti da raccogliere quali pezzi di puzzle alla Banjo & Kazooie e le famose lettere K-O-N-G, aree segrete da svelare, nemici fantasiosi, interazioni con elementi in background in stile Yoshi’s Island e naturalmente tante, tante banane.

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Divertente e difficile

I pregi: è un gioco che si riconferma divertente, fantasioso, coloratissimo e coinvolgente, adatto anche ai bambini nonché molto innocuo – la trama è praticamente assente, si tratta di gaming puro che impegna il cervello e fa passare le ore, com’era una volta. Lo spirito del primo Donkey Kong Country, quello degli anni ’90, si ritrova assolutamente integro.

I difetti: come l’originale per Wii, questo gioco presenta una curva di difficoltà piuttosto ripida. I livelli sono lunghi e spesso complessi, i segreti sono davvero tanti, è facile perdere vite e in molti punti è impossibile capire che cosa fare senza morire prima. Una meccanica che da una parte favorisce il backtracking, ma dall’altra può rendere il gameplay frustrante e ripetitivo.

Kong è Kong

Del resto, chi ricorda il gioco del 1994 sa bene che l’alto livello di difficoltà è una caratteristica storica e persino irrinunciabile nella serie di Donkey Kong: certo, non parliamo di un Metroidvania ma nemmeno di un gioco di Super Mario, la cui saga si presenta invece sempre come molto accessibile e rilassante persino.

Invece, il nostro Donkey Kong si ritrova sempre davanti parecchi ostacoli e sfide ardue che richiedono impegno e concentrazione. In altre parole, questo Returns HD difficilmente si può giocare in relax. Ma se è appunto una sfida quella che cercate, senza per forza ammattire con i Soulslike e magari in famiglia con i vostri figli, questo è il titolo che fa per voi.

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