Daniele Ciprì, regista e direttore della fotografia noto per il suo stile visionario e provocatorio, ha fatto parlare di sé durante un intervento nel podcast Egoriferiti. La trasmissione, disponibile su YouTube e Spotify ogni giovedì alle 21, vede un ospite confrontarsi con le proprie “due coscienze”, interpretate dal regista Giuseppe Cardinale e dal giornalista Vassily Sortino, in un dialogo mirato a raggiungere la parte più autentica di sé.
Durante la puntata, Daniele Ciprì non ha risparmiato critiche al cinema italiano contemporaneo, esprimendo giudizi severi su alcuni dei nomi più noti del panorama attuale.
Paola Cortellesi con C’è ancora domani ha girato un filmettino. In Diamanti di Ferzan Ozpetek ci sono troppe donne. Parthenope di Paolo Sorrentino non mi è piaciuto – ha dichiarato senza mezzi termini.
Daniele Ciprì ha inoltre escluso categoricamente la possibilità di tornare a collaborare con Franco Maresco, suo storico partner artistico:
Non potremmo lavorare mai più insieme. Troppe cose ci dividono ormai.
Nonostante le critiche, il regista ha riservato alcuni elogi, mostrando interesse per Vermiglio di Maura Delpero, in corsa per la selezione degli Oscar come miglior film in lingua non inglese:
Lo promuovo, anche se non l’ho visto – ha affermato con la consueta ironia.
Ha anche apprezzato Salvo Ficarra nel ruolo di Zorro, pur sottolineando:
Mi è piaciuto, ma io abolirei tutte le serie televisive
Concludendo il suo intervento con una riflessione spiazzante, Daniele Ciprì ha dichiarato:
Quando vado a vedere i film dei colleghi italiani forse è meglio che non dica niente. Io non sono controcorrente, sono nel giusto.