ACAB, i No Tav protestano: “Noi rappresentati in maniera macchiettistica”

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Il movimento No Tav dice la sua contro la serie Netflix: in ACAB è rappresentato uno scontro violento tra loro e la polizia

Continua a far discutere ACAB, la serie Netflix basata sull’omonimo film che segue le complicate vicende umane e professionali di un gruppo di celerini di Roma. Nel primo episodio della serie è rappresentato uno scontro tra i poliziotti e un gruppo di manifestanti appartenenti al movimento No Tav in Val di Susa, che protestano contro il “super-treno”.

Nello scontro un poliziotto rimane gravemente ferito, cosa che scatena tutti gli eventi nella serie: i colleghi si fanno prendere dall’ira e animati dalla vendetta inseguono i manifestanti fino in un bosco, dove uno di loro, un ragazzo, viene picchiato a sangue. Una storia di violenza e di furore che ci suona purtroppo fin troppo familiare.

Il movimento si è espresso, accusando la serie di rappresentare i No Tav e la loro battaglia: “In modo macchiettistico e violento nel tentativo di far credere al vasto pubblico globale di Netflix che le violenze perpetrate dalle forze dell’ordine in Val Susa – e altrove – siano una reazione inevitabile, giustificata dalla tensione generata dai manifestanti”.

Avete visto ACAB? E se si, siete d’accordo con questa lamentela?

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Fonte: La Repubblica