Mughini attacca Marinelli per le dichiarazioni su Mussolini

Giampiero Mughini, in una lettera invita a Dagospia, ha attaccato Luca Marinelli per le sue recenti dichiarazioni

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Parla Giampiero Mughini

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Negli ultimi giorni sul web hanno fatto molto discutere le parole di Luca Marinelli, protagonista di M. Il Figlio del Secolo e riguardanti le sue difficoltà ideologiche a interpretare Benito Mussolini (qui i dettagli). Si è davvero molto parlato di queste dichiarazioni. E, tra le risposte più forti c’è stata quella di Giampiero Mughini che, in una lettera invita a Dagospia, dice:

Caro Dago, sono rimasto allibito a leggere le dichiarazioni di un (peraltro ottimo) attore quale Luca Marinelli, il quale s’è detto di trovarsi a disagio nell’interpretare il personaggio di Benito Mussolini nella serie televisiva tratta dal romanzo di Antonio Scurati e questo perché lui, Marinelli, è un vigoroso antifascista. Pronunziare da attore le cose che Mussolini pensava e diceva da uomo reale del Novecento gli ripugna. Dire che sono allibito è niente.

A ragionare come sta ragionando Marinelli, non ci sarebbe stata la storia del cinema né del teatro – prosegue Giampiero Mughini. Si potessero e dovessero interpretare solo i personaggi portatori del bene, potresti fare dei film solo sui francescani scalzi. In tutti gli altri personaggi della vita reale il Male è commisto al Bene, in ognuno di noi le due cose inevitabilmente si intrecciano.

E’ questa la vita, è questa l’umanità, e tanto più grande e complesso è il cinema quanto il teatro che ne risultano. Non è detto a priori che un romanzo che abbia a personaggio centrale Piero Gobetti sia migliore di uno che abbia a personaggio centrale il Duce. Che questo o quell’altro personaggio sia interamente bene o interamente male spetta ai giudici definirlo. Agli attori di cinema e di teatro spetta farteli sentire reali, gente che puoi incontrare nella vita in un momento o in un altro, o addirittura gente che sono ora l’uno ora l’altro.

Ripeto, senza questa premessa non ci sarebbe né la storia del cinema né la storia del teatro – continua Giampiero Mughini. E del resto lo stesso Mussolini non fu interamente e banalmente l’incarnazione del Male. Fu un “figlio del secolo” e ne portò tutte le ombre, e quando dico “ombre” dico niente. Di certo non fu un francescano scalzo. Come del resto non lo erano molti di quelli che lo avversarono.

E del resto se Mussolini fosse stato un francescano scalzo, uno scrittore come Scurati non avrebbe trascorso dodici anni della sua vita a cercare di ricostruire il mosaico umano di cui Mussolini era fatto.Dimenticavo, non è che nella mia vita di francescani scalzi ne abbia incontrati tanti, e comunque non è che avrei provato per loro un sommo interesse.

Laddove provo un sommo interesse per i personaggi reali, e più contraddittori sono più mi interessano. Eroi e mascalzoni assieme, la vita ne è piena. E’ questa la gran parte dell’umanità che ci circonda e con la quale abbiamo a che fare giorno per giorno. O no?

Che ne pensate di queste parole di Giampiero Mughini?

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