Uno studio avrebbe tracciato la discendenza del DNA umano indietro fino a un’unica coppia di progenitori, che potrebbero quindi essere gli Adamo ed Eva biblici
La storia di Adamo ed Eva, molto nota nella narrazione religiosa, è sempre apparsa anche molto fantasiosa per essere vera. Un uomo e una donna, creati da Dio a sua immagine, puri e onesti ma corrotti da un serpente con una mela, quindi cacciati dall’Eden e progenitori di tutta la specie umana da lì in poi.
Ebbene, secondo uno studio ci potrebbe essere stata una coppia di progenitori che potrebbero essere definiti “Adamo ed Eva”. Forse non hanno mai abitato nell’Eden e non hanno mai incontrato un serpente parlante. Ma sarebbero vissuti tra i 180mila e i 200mila anni fa. Lo ha concluso uno studio dell’Università di Sassari, tracciando le origini della “Eva mitocondriale”.
Si tratta di un tipo di materiale genetico sempre trasmesso dalle madri ai loro figli, e che è perciò presente in tutti i nostri corredi genetici. E risalendo alla trasmissione del cromosoma maschile Y, gli studiosi hanno concluso che i due progenitori avrebbero potuto vivere nello stesso periodo, mentre precedentemente li si collocava a decine di migliaia di anni di distanza.
Parallelamente, anche il dottor Joshua Swamidass della Washington University ha argomentato, come dimostrerebbe la prova del cromosoma Y (Adamo) e della “Eva mitocondriale”, che l’umanità potrebbe in effetti discendere da un’unica coppia. Ciò significa che la teoria dell’evoluzione potrebbe in effetti contemplare l’esistenza di queste due figure bibliche, anche se forse non letteralmente.
Anche perché, se costoro fossero stati i primi due Homo Sapiens, sarebbero comunque stati preceduti dagli altri stadi evolutivi dell’umanità, come l’Homo Habilis e l’Homo Erectus. In ogni caso, è possibile che nelle nebbie del tempo la realtà si sia mescolata alla leggenda, e che le sacre scritture abbiano finito col comprendere frammenti di verità, magari “abbelliti”. Insomma: affascinante crederci, no?