Oh Canada – I Tradimenti, Recensione del film con Elordi

La nostra recensione di Oh Canada - I Tradimenti, il nuovo film diretto da Paul Schrader con Richard Gere e Jacob Elordi protagonisti. Dal 16 gennaio nelle migliori sale.

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Ricordi di un passato scomodo, forse anche mai esistito. Torna al cinema Paul Schrader, fedelissimo sceneggiatore di Martin Scorsese, con Oh Canada – I Tradimenti, nel suo film forse più intenso dell’intera carriera da regista. Un viaggio nel passato, la ricerca quasi morbosa di rendere icona un maestro come il personaggio interpretato magistralmente da Richard Gere. Ma anche l’eterna tensione tra realtà e finzione, che qui si mescolano senza alcuna soluzione di continuità. Sono tante le tematiche che il film affronta, in maniera quasi criptica, disseminando indizi in ogni dove. Il risultato finale, oltre che a commuovere, non può che lasciare lo spettatore con tante domande prive di risposte giuste o sbagliate, ma solo soggettive.

Oh Canada – I Tradimenti, la Trama

Leonard Fife è un grandissimo regista documentarista, docente universitario, che sta morendo. Un cancro in fase terminale lo sta portando via. Alcuni suoi studenti vogliono rendergli omaggio, girando un documentario su di lui, sulla sua vita artistica e non. Inizierà un racconto inaspettato, ben lontano dall’idea che la troupe si era fatta del loro professore. La lunga confessione di Leonard darà infatti vita ad un ritratto poco edificante, spogliandolo di ogni aura quasi divinatoria che gli era stata cucita addosso.

Oh Canada – I Tradimenti, la Recensione

La prima domanda lecita che ci si pone, vedendo Oh Canada – I Tradimenti, è proprio chiedersi: “ma cosa sto vedendo?“. I titoli d’apertura riprendono infatti le attività preparatorie classiche di un set. Si avvitano i cavalletti, si montano le luci, si spostano oggetti per far spazio alle videocamere. In maniera indiretta, dunque, Paul Schrader rompe la quarta parete per poi dare il via ad un grande dietro le quinte di un film documentario che di fatto non esiste in nessuna realtà: né la nostra, né quella di finzione del film stesso, visto che non sapremo mai cosa accadrà dopo l’ultimo ciak.

Un semplice progetto, quello cercato da Malcolm, un grandissimo Michael Imperioli, il Christopher Moltisanti che ormai chiunque conosce. Un progetto che vuole rendere ancor più eterno un grande documentarista come Leonard Fife, raccontando la sua storia con la speranza di poter incidere nella storia il mito politico che si cela dietro la figura del Fife-artista. Eppure qualcosa va storto e il racconto parte come un lungo flusso di coscienza atto a voler scaricare proprio quest’ultima.

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Venticinque domande preparate da Malcolm e troupe varia che non verranno mai poste. Lo stanco e moribondo Richard Gere inizia ancor prima che qualcuno possa proferire parola, iniziando a raccontarsi a ruota libera e mostrando la parte più vulnerabile di sé legata ad un passato scomodo, che prende la forma di Jacob Elordi, ormai una conferma nel mondo delle giovani leve hollywoodiane (e ringraziamo Euphoria).

Durante l’intero film, che alterna costantemente il 4:3 allo schermo largo, resterà onnipresente il germe del dubbio nello spettatore più attento. Sin dall’inizio infatti, Leonard chiede che sua moglie Emma sia sempre presente sul set. Come se avesse bisogno che lei si trovi lì per ascoltare la sua storia, il suo passato. E quando gli viene chiesto cosa poteva accadere se lei non si fosse trovata lì con loro, la risposta, parafrasando, è che Leonard avrebbe raccontato altro. Forse la verità? O forse una bugia? La risposta non possiamo che darla noi spettatori.

Oh Canada – I Tradimenti è un racconto nel racconto, che spazia tra tematiche squisitamente metanarrative fino a toccare corde più intime, dalla celebrazione della vita attraverso la morte, fino all’universale necessità di avere icone e punti fermi a cui aggrapparsi nei momenti di crisi. Malcolm sembra proprio voler cercare e creare un’icona, innalzare la perfezione di un grande uomo come Leonard Fife. Ma ciò che si trova davanti prima e tra le mani poi, è materiale grezzo e ben lontano da ogni rosea aspettative.

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Ciò che prende forma è un vero e proprio incubo, quello di dover scoprire che il proprio idolo non è la persona che ci si aspetta ma un “semplice” essere umano ben lontano dall’essere un homo superior ineffabile e inattaccabile. Leonard Fife è una persona che ha (o dice di aver?) commesso molti errori, moltissime scelte sbagliate, dettate da un certo egoismo e forse anche dalla paura che il giovane Fife aveva rispetto il trovare una stabilità che rendesse statica la sua vita, spegnendo la fiamma rivoluzionaria che ardeva dentro di lui.

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Oh Canada – I Tradimenti è un grandissimo film, l’ennesimo, firmato da Paul Schrader, tratto dal (quasi) omonimo libro di Russell Banks, a cui viene dedicato. Un film carico di ritorni, dal biopic per il regista (memorabile il suo Mishima) alla direzione di Richard Gere ben oltre quarant’anni dopo American Gigolo. Un film che riflette sulla potenza delle immagini e della loro reale finzione, di come tutto possa essere veicolato e reso immortale, creando un universo dentro un universo. Un gioco di macro e micro cosmi dentro ai quali si generano domande e ricerche.

Intenso e commovente, bellissimo fino all’ultimo secondo, Paul Schrader ci accompagna in un viaggio che sembra quasi coincidere con il più classico dei film testamento, dove si guarda indietro per mettere un punto definitivo sul presente. Il passato diventa quindi strumento per conciliarsi con sé stessi, per levarsi qualche sassolino dalle scarpe e lavarsi quindi la coscienza dai peccati commessi. Un viaggio verso la redenzione prima del trapasso, mostrato dai repentini cambi d’attore nella stessa sequenza, espediente registico tanto perfetto quanto straniante.

Al cinema grazie a Be Water dal 16 gennaio, Oh Canada – I Tradimenti inaugura l’annata cinematografica nel migliore dei modi, con un film che ha la capacità intrinseca di regalare un’ora e mezza di riflessioni profonde che accompagneranno lo spettatore anche dopo la visione. Un capolavoro da non perdere per nessun motivo con un cast a dir poco eccezionale.

Cast

  • Leonard Fife: Richard Gere
  • Emma Fife: Uma Thurman
  • Leonard Fife da giovane: Jacob Elordi
  • Malcolm MacLeon: Michael Imperioli

Trailer

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