M. Il Figlio del Secolo, lo spot a reti unificate [VIDEO]

Per l'arrivo di M. Il Figlio del Secolo, Sky ha realizzato un provocatorio spot a reti unificate

m. il figlio del secolo
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Il nuovo promo di M. Il Figlio del Secolo fa discutere

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Quesrta sera su Sky arriverà M. Il Figlio del Secolo, miniserie nella quale Luca Marinelli interpreterà niente meno che Benito Mussolini (qui il trailer). Lo show, basato sull’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega, sarà diretto da Joe Wright, già esperto di questo periodo storico avendo diretto l’ottimo L’Ora più Buia.

Per l’occasione Sky ha dato vita a un’operazione pubblicitaria senza precedenti e assai provocatoria: un promo a reti (quasi) unificate. La clip è infatti andata in onda ieri sera , tra le 20:35 e le 21:00, su tutti i canali TV in chiaro – Rai, Mediaset, La7, canali tematici Warner Bros. Discovery -, i canali Sky e le maggiori radio italiane.

 In un’intervista di presentazione di M. Il Figlio del Secolo, Marinelli ha detto:

Era importante non utilizzare appellativi come “pazzo” o “diavolo” perché lo allontanano. Era un essere umano come noi. Un criminale che ha deciso coscientemente tutti i suoi atti criminali. Da antifascista, la cosa che più mi ha spaventato e danneggiato dal punto di vista umano è stato il fatto di dovermi avvicinare, doverlo stare a sentire e restare con lui

Parlando del momento più difficile sul set di M. Il Figlio del SecoloMarinelli dice:

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Ricordo scene nelle quali era possibile mi fomentassi anch’io con lui. Questo mi generava una profonda tristezza che non potevo vivere. Dovevo schiacciare qualcosa in me per continuare a pompare quel lato oscuro. Mi hanno colpito molto le scene in Parlamento dove non celava nessuna delle sue mire. Abbiamo ripreso i suoi discorsi e articolare quelle parole è spaventoso.

Aver dovuto sospendere il giudizio per dieci ore al giorno per sette mesi è stato devastante umanamente. Ma dal punto di vista artistico è stata una delle cose più belle mai fatte nella mia vita

Parlando invece di cosa questa esperienza gli ha lasciato, Marinelli dice:

Nell’approcciare il libro di Scurati sono stato messo di fronte alla mia gigantesca ignoranza. Penso sia sano confrontarcisi, non pensare che le cose siano semplici. Quello si chiama populismo e l’ha inventato la persona di cui parliamo. La serie mi ha lasciato il fatto di voler essere presente al mio presente e passato. Solo così che possiamo comprendere quello che siamo e cosa stiamo vivendo. E capire come andare nella direzione più utile a tutti

Che ne pensate? Vedrete M. Il Figlio del Secolo?

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