Zuckerberg sembra voler allineare Meta a X e all’impostazione social seguita da Elon Musk e Donald Trump
Non ha funzionato come previsto il programma di fact-checkers indipendenti che, su Meta, avrebbero dovuto arginare la disinformazione e le fake news. Zuckerberg ammette che la situazione è più complicata di così: “L’intenzione del programma era di far sì che questi esperti indipendenti fornissero alle persone maggiori informazioni sulle cose che vedono online, in particolare le bufale virali, in modo che potessero giudicare da soli cosa vedevano e leggevano”.
“Non è così che sono andate le cose, soprattutto negli Stati Uniti. Gli esperti, come tutti gli altri, hanno i loro pregiudizi e le loro prospettive“. Si è deciso, quindi, di adottare su Meta l’approccio delle community notes come si fa su X: “Abbiamo visto questo approccio funzionare su X, dove danno potere alla loro community di decidere quando i post sono potenzialmente fuorvianti e necessitano di più contesto, e le persone con una vasta gamma di prospettive decidono che tipo di contesto è utile che altri utenti vedano”.