Cos’è l’ipotesi di Kessler, la catastrofe che potrebbe lasciarci senza Internet, telefoni e viaggi aerei

Kessler
Credits: Getty Stock Images
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Questo scenario, formulato dall’ipotesi di Kessler, è fantascientifico ma non troppo e potrebbe verificarsi davvero nei prossimi anni. Riguarda lo spazio, ma molto vicino alla Terra, e potrebbe causare grossi guai

L’ipotesi di Kessler, o “sindrome”, è stata formulata negli anni ’70 dagli scienziati della NASA Donald Kessler e Burton Cour-Palais, e riguarda uno scenario specifico: cosa accadrebbe, cioè, se lo spazio attorno alla Terra si riempisse fino all’eccesso di satelliti, marchingegni e altre apparecchiature di ricerca o per le telecomunicazioni di ogni tipo.

Dal lancio dello Sputnik nel 1957, infatti, la presenza tecnologica umana nell’orbita terrestre si è intensificata a dismisura, e oltre alla I.S.S. e a innumerevoli satelliti per le comunicazioni c’è anche molta “spazzatura” spaziale, ossia carcasse di apparecchi in disuso. E se nel caso della Stazione Spaziale c’è un piano per smaltirla (e che tra l’altro coinvolge Elon Musk), non vale per molti altri.

Che cosa prevede, quindi, l’ipotesi di Kessler? Semplice: che un giorno lo spazio attorno alla Terra sarà talmente pieno di tecnologia invadente che non solo uno più di questi satelliti finiranno con scontrarsi tra loro, ma innescheranno una reazione a catena che porterà a una distruzione totale lassù, rendendo anche impossibile spedire nuove macchine per sostituire quelle rotte.

E sarebbe un grosso problema per molteplici ragioni. Prima di tutto, la tecnologia GPS verrebbe a mancare rendendo impossibili servizi come le previsioni del tempo o i voli aerei, ma impattando anche sulle attività agricole e di pesca. Poi, naturalmente, non avremmo più Internet e anche la telefonia mobile sarebbe gravemente compromessa.

Gli esperti e i ricercatori avvisano con sempre maggiore insistenza che il problema della “spazzatura spaziale” va risolto, ma non sembra che ci andremo vicino prossimamente a partire dal fatto poi che lo stesso Elon Musk ha in progetto migliaia di lanci per il programma Starlink di SpaceX, e ovviamente non è il solo.

Fonte: LADBible

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