Il Nosferatu di Robert Eggers sta sbancando i botteghini di tutto il mondo e a partire dal 1 gennaio è disponibile anche nei cinema italiani. La La pellicola sull’iconico vampiro, rivisitazione del classico di Murnau, sta macinando milioni d’incassi anche in Italia grazie anche ad un cast d’eccezione che comprende interpreti del calibro di Bill SkarsgÃ¥rd e Willem Dafoe.
Quello di Nosferatu è un nome già noto nella cultura di massa e negli anni è stato protagonista di diversi prodotti d’intrattenimento. A cavallo del Millennio sono stati pubblicati due videogiochi ispirati al vampiro di Marnau, che hanno fatto leva sulla popolarità del personaggio per costruire attorno a lui due spaventose avventure interattive.
Nosferatu – SNES
Il videgioco sviluppato da SETA offre un gameplay che abbina i generi platform e action, conditi da una presentazione cinematica che è senza dubbio il punto focale di questo titolo. Interpretiamo Kyle, che si addentra in diversi castelli della Transilvania per trarre in salvo l’amata Erin, rapita dal vampiro all’inizio del gioco.
Il gioco ci porterà ad esplorare i terrificanti castelli pixelati, nei quali dovremo affrontare una serie di nemici armati soltanto dei nostri due pugni. I controlli sono piuttosto lenti e macchinosi, elemento che influisce non poco sulla fluidità delle sezioni di platform, ma in questo caso è l’atmosfera la maggiore attrattiva del gioco.
Le ambientazioni dei castelli gotici sono molto ben realizzate per gli standard dell’epoca e le cutscene che intervallano il gameplay rendono Nosferatu un gioco perfetto per gli amanti dell’horror.
Sebbene abbia molto sofferto il passare degli anni, Nosferatu per SNES resta un ottimo titolo, che ha reso omaggio alla pellicola Nosferatu con un’esperienza cinematica arricchita da una colonna sonora degna di nota.
Nosferatu: The Wrath of Malachi
Non è semplice incasellare Nosferatu: The Wrath of Malachi in un genere prestabilito perchè gli sviluppatori hanno realizzato una sorta di videogioco d’azione che ricorda a tratti Doom ma con l’aggiunta di premesse narrative più strutturate.
Il nostro James Patterson si troverà a correre in soccorso della sua famiglia, rimasta intrappolata in Transilvania nel castello dei Malachi. La sua famiglia appartenente alla nobiltà decaduta britannica avrebbe dovuto dare in sposa la sorella Rebecca al primogenito Malachi ma si scoprirà che la facoltosa casata romena è in realtà composta da vampiri, che vogliono sacrificare la vergine per riportare in vita un loro antenato.
Il gioco ci imporrà uno strettissimo limite di tempo di 90 minuti per liberare i nostri parenti dalle grinfie dei Malachi, mentre ci faremo strada fra le stanze di un cupo castello poligonale infestato da vampiri aggressivi.
L’idea di base è piuttosto originale e la critica dell’epoca lo aveva apprezzato ma anche questo titolo mostra tutti i suoi vent’anni se rivisitato nel 2025.
Voi avete visto il nuovo Nosferatu?
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