I quali, tuttavia, sono completamente fuori di senno e a malapena riconoscono il figlio. Non danno segno di riuscire a comunicare né di capire cosa succeda, o dove si trovino. La madre dona a Neville un oggetto bislacco, che tuttavia il figlio accetta come regalo prezioso. In questa circostanza anche Ron e Hermione, oltre a Harry, vengono a sapere la verità su di loro.
Ma la scena è importante specialmente per quel che ci dice su Neville: presentato come impacciato e incapace all’inizio della saga – si chiama Longbottom in originale, e anche la soluzione italiana Paciock evoca un’idea precisa – Neville presto si fa le ossa, dimostrandosi leale, coraggioso e fieramente fedele a Silente e Harry, nonché allo stesso Ordine della Fenice.
Non si tira indietro, durante gli eventi del quinto libro, quando c’è da correre al Ministero per salvare Sirius (anche se si rivelerà poi una trappola) e la sua fermezza nella difesa del bene contro le arti oscure non vacillerà nemmeno nei libri successivi. Nel settimo, addirittura, prenderà in mano le redini del movimento di resistenza a Hogwarts contro i Mangiamorte.
Insomma, in fin dei conti si direbbe che abbia preso tutto dai proprio genitori. Ecco perché vorremmo assolutamente questa scena, e altre sequenze significative come questa, nella serie. Ci preme ritrovare lo spirito e i valori di connessioni preziose tra i personaggi che, nei film, sono andate irrimediabilmente perdute.
