Circa un mese fa Blake Lively ha presentato una denuncia legale contro il sua co-protagonista di It Ends With Us, Justin Baldoni, accusandola di molestie sessuali e di aver avviato una campagna di “manipolazione sociale” nei suoi confronti (qui i dettagli).
Poco dopo la pubblicazione della denuncia, l’avvocato dell’attore e regista, Bryan Freedman, ha risposto alle affermazioni di Blake Lively, definendole “categoricamente false”. Poco dopo Baldoni ha risposto denunciato il New York Timese chiedendo 250 milioni di danni per il modo in cui era stata, a suo dire, manipolata la verità (qui i dettagli).
Ma non è finita qui. Il 31 dicembre infatti, Blake Lively ha intentato un’altra causa. Questa volta chiede danni “punitivi” e “compensativi” per il “grave e serio disagio emotivo” che avrebbe sperimentato a causa degli imputati. Nellaa denuncia si legge che Baldoni aveva collaborato con la sua agente Jennifer Abel e con la responsabile delle pubbliche relazioni in caso di crisi Melissa Nathan per “distruggere” la sua reputazione. Anche Wayfarer Studios, la società di cui Baldoni è comproprietario, è stata citata nella causa.
Gli avvocati di Blake Lively hanno dichiarato al Daily Mail:
Oggi, la signora Lively ha presentato una denuncia federale contro Wayfarer Studios e altri nel distretto meridionale di New York. La Sig.ra Lively ha precedentemente inviato il suo reclamo al Dipartimento per i diritti civili della California in risposta alla campagna di ritorsione lanciata da Wayfarer contro di lei per aver segnalato molestie sessuali e problemi di sicurezza sul posto di lavoro. Sfortunatamente, la decisione della Sig.ra Lively di parlare ha portato a ulteriori ritorsioni e attacchi.
Come affermato nella denuncia federale della Sig.ra Lively, Wayfarer e i suoi associati hanno violato la legge federale e quella dello Stato della California, vendicandosi nei suoi confronti per aver segnalato molestie sessuali e problemi di sicurezza sul posto di lavoro. Ora, gli imputati risponderanno della loro condotta in tribunale federale.
La Sig.ra Lively ha intentato questa causa a New York, dove si sono svolte molte delle attività rilevanti descritte nel Reclamo, ma ci riserviamo il diritto di intraprendere ulteriori azioni in altre sedi e giurisdizioni, come appropriato ai sensi della legge