Gal Gadot ebbe coagulo di sangue al cervello in gravidanza

Sui social., Gal Gadot ha raccontato la sua brutta esperienza vissuta durante la gravidanza

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Credits: instagram/ Gal Gadot
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Il racconto di Gal Gadot

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Attraverso un post sui social media, Gal Gadot ha rivelato che le è stato diagnosticato un “enorme” coagulo di sangue nel cervello all’ottavo mese di gravidanza della figlia Ori, nata a marzo.

Per settimane ho sopportato lancinanti mal di testa che mi hanno costretta a letto, finché non mi sono sottoposta a una risonanza magnetica che ha rivelato la terrificante verità – ha scritto Gal Gadot. Per un momento, la mia famiglia e io ci siamo trovati di fronte alla verità di quanto fragile possa essere la vita. È stato un duro promemoria di quanto velocemente tutto possa cambiare e, nel mezzo di un anno difficile, tutto ciò che volevo era resistere e vivere

L’attrice di Biancaneve è stata quindi “portata d’urgenza in ospedale” e sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza, durante il quale è nata Ori.

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Il suo nome, che significa ‘la mia luce’, non è stato scelto a caso – ha continuato Gal Gadot. Prima dell’operazione, ho detto a Jaron [Varsano, suo marito ndr] che quando nostra figlia fosse nata, sarebbe stata la luce che mi avrebbe aspettato alla fine di questo tunnel. Grazie a uno straordinario team di dottori presso il Cedars-Sinai Medical Center e a settimane di cure dedicate, ce l’ho fatta e ho iniziato la strada verso la guarigione. Oggi sono completamente guarita e piena di gratitudine per la vita che mi è stata restituita

L’attrice detto che ha deciso di condividere la sua storia alla fine dell’anno per sensibilizzare altre persone che potrebbero trovarsi nella stessa condizione.

Non avevo idea che 3 donne incinte su 100.000 nella fascia di età 30+ fossero diagnosticate con CVT (sviluppo di un coagulo di sangue nel cervello) – ha scritto Gal Gadot. È davveroimportante identificarla precocemente perché è curabile. Sebbene rara, è una possibilità e sapere che esiste è il primo passo per affrontarla. Condividere questo non ha lo scopo di spaventare nessuno, ma di dare potere. Se anche una sola persona si sentisse spinta ad agire per la propria salute a causa di questa storia, sarebbe valsa la pena condividerla

Che ne pensate?

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