Armie Hammer rifiutato dalle isole Cayman, “non mi hanno dato il permesso di lavoro”

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Armie Hammer, l’attore statunitense caduto in disgrazia a causa delle accuse di cannibalismo mosse contro di lui qualche hanno fa, ha raccontato la sua esperienza in un’intervista rilasciata a Bill Maehr nel podcast ‘Club Random’.

L’ormai ex attore, noto per il suo ruolo da protagonista in ‘Chiamami col tuo nome‘, ha parlato della sua vita dopo le accuse che lo hanno escluso da Hollywood nonostante le indagini abbiano dichiarato la sua innocenza.

Hammer ha spiegato come abbia tentato di cercare lavoro alle Isole Cayman: “Mi sono proposto per un lavoro da insegnante di recitazione, per un altro da building manager ma le Cayman si sono rifiutati di concedermi il permesso di lavoro.

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Nonostante Armie Hammer si sia difeso in sede legale dalle accuse e sia stata provata la sua innocenza, un caso mediatico di queste proporzioni lo ha esiliato per sempre dal circuito hollywoodiano. L’attore ha spiegato che “se qualcuno osserva un comportamento e pensa ‘questa cosa non mi piace’ , va bene così”, dimostrando di aver accettato la sua esclusione dallo show business.

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Hammer però progetta il suo ritorno sulle scene con un progetto indipendente: “Nonostante non sia più accettato in quell’ambiente ho deciso di costruirmi il mio. Sto scrivendo una sceneggiatura con il mio amico Jerry e stiamo cercando di mettere in piedi il progetto”. Si tratta di una sceneggiatura incentrata sulla vita di Hammer e che lo stesso ha definito “incredibilmente catartica”

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