4) Metaphor: ReFantazio
A cura di Claudio Faccendi
Nel corso degli anni la serie Persona e lo studio Atlus sono divenuti pian piano sempre più noti e da studio di culto si sono imposti come punta di diamante nei JRPG. Metaphor: ReFantazio era quindi atteso come non mai e, date le premesse, aveva le carte in regola per imporsi anche verso chi non si era mai approcciato alla serie Persona. Questo perché il famigerato Katsura Hashino aveva aperto una sezione apposita per questo titolo con l’intento di allontanarsi dalla serie più nota dello studio.
Per quanto l’opera possa portare alcune novità e un setting totalmente diverso le analogie con Persona sono decisamente tante. Dal combat system alla gestione del tempo, dalle dinamiche narrative alla struttura del gameplay. Non che questo sia per forza negativo, anzi, ma sicuramente chi si aspettava qualcosa di totalmente diverso probabilmente ne è rimasto deluso.
Tornando al gioco possiamo però garantirvi che, al netto di qualche piccola sbavatura, Metaphor: ReFantazio è assolutamente un grande titolo, sicuramente uno dei migliori dell’anno e uno dei migliori JRPG degli ultimi tempi. Si poteva fare qualcosa di più a livello tecnico e forse dare un po’ più profondità ai comprimari ma il gioco diverte e fa leva su un incipit tutt’altro che banale. Hashino infatti ribalta la percezione di fantasy rendendo il mondo di gioco decisamente simile a quello reale e proietta il nostro mondo all’interno del gioco in modo utopico. Già da questo si può capire quanto il titolo può regalare al giocatore e quanto il percorso verso il finale sia un viaggio incredibile da intraprendere.