6) Prince of Persia: The Lost Crown
A cura di Claudio Faccendi
Vogliamo essere totalmente sinceri. Ubisoft presenta il nuovo titolo dedicato al principe del tempo con un progetto che guarda al passato e che, per molti, sembra un’involuzione degli ultimi capitoli 3D. Dal lato nostro eravamo felici invece che il progetto Prince of Persia potesse ritrovare nuova linfa cercando in altri lidi e, in parte, tornando alle origini. Prince of Persia – The Lost Crown si presenta come un metroidvania dalle tinte profonde e con una rappresentazione del protagonista decisamente perfetta.
Oltre a tutti i crismi del genere, l’opera riesce a donare al giocatore un’ottima sceneggiatura che si alimenta tassello dopo tassello, sezione dopo sezione. Visivamente è ottimo e il gameplay è versatile e divertente oltre a rendere una sfida sempre maggiore. Alcuni boss sono, oltre a ben fatti, ostici e alcune sezioni platform divertentissime e maledettamente difficili. I poteri del tempo riescono a donare al titolo un’ottima identità sbloccando puzzle e sezioni nascoste in modo sempre intelligente.
Prince of Persia – The Lost Crown è sicuramente uno dei titoli migliori dell’anno. Oltre a un ottimo gameplay il gioco lascia sempre a bocca aperta per una sceneggiatura continuamente in escalation. Dai primi passi all’interno del Monte Qaf alle leggende del Dio Simurgh, dai tradimenti ai personaggi nascosti, dalle epiche boss fight agli incontri con se stesso di altre correnti temporali. Un gioco che merita in ogni sua componente e che ci ha decisamente lasciati a bocca aperta in più di un’occasione.
